La bassa marea del pc travolge anche Amd

Sulle orme del concorrente Intel, anche Advanced Micro Devices è stata costretta a lanciare un profit alert. Il chipmaker californiano, diventato un importante fornitore di processori per il segmento dei personal computer familiari, ha affermato …

Sulle orme del concorrente Intel, anche Advanced Micro
Devices è stata costretta a lanciare un profit alert.
Il chipmaker californiano, diventato un importante
fornitore di processori per il segmento dei personal
computer familiari, ha affermato che il suo utile sarà
compresto tra i 50 e i 60 centesimi per azione, contro
i 68 previsti dagli analisti di First Call/Thomson
Financial. Anche per i fatturati le notizie sono
tutt’altro che confortanti: rispetto al terzo
trimestre fiscale, il volume d’affari resterà fermo o
tutt’al più marginalmente superiore agli 1,2 miliardi
di dollari. L’azienda consegnerà un quantitativo pari
a 6,8 milioni di chip nel trimestre che sta per
chiudersi, con un leggero aumento rispetto al quarto
precedente ma ben al di sotto delle proiezioni, che
parlavano addirittura di un volume compreso tra gli 8
e i 9 milioni di chip. Amd ha aggiunto che le
aspettative potrebbero cambiare in funzione dei
risultati delle ultime due settimane dell’anno. A
parziale consolazione resta il fatto che nonostante il
rallentamento l’azienda prevede di registrare un utile
operativo per quest’anno: sarebbe la prima volta che
questo accade dall’ormai lontano 1995. Come Intel e
molti fornitori sul mercato dei pc, Amd è stata
colpita dalla forte contrazione della spesa al
consumo, che contrariamente al solito ha raggiunto il
suo picco non nella stagione delle feste natalizie ma
in piena estate. Da allora, l’indebolimento dello
stato dell’economia, il fenomento della saturazione
della base installata e gli eccessi di inventario
hanno messo un freno alle vendite di nuovi componenti
e di macchine.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome