Komag ha portato a termine l’acquisizione dell’attività di produzione dischi di Western Digital, operazione che finirà per comportare il taglio di 670 posti di lavoro, 550 dei quali provenienti dalle 1.100 unità impiegate nell’unit …
Komag ha portato a termine l’acquisizione dell’attività di produzione
dischi di Western Digital, operazione che finirà per comportare il taglio
di 670 posti di lavoro, 550 dei quali provenienti dalle 1.100 unità
impiegate nell’unità produttiva di Santa Clara, in California. Da parte su
a
Komag ha reso noto che licenzierà l’8% della propria forza lavoro in San
José, vale a dire 120 dipendenti. L’acquisizione era stata annunciata nel
mese di febbraio ed era stata in un primo tempo valutata in 8 milioni di
azioni. Dopo la rinegoziazione, Western Digital ha ottenuto 10.8 milioni di
azioni Komag, per un valore di 38,5 milioni di dollari, 30 milioni di
dollari in obbligazioni triennali e 1,6 milioni di dollari in contanti per
complessivi 70,2 milioni di dollari. L’accordo tra le due aziende prevede
inoltre che Western Digital acquisti per un triennio parte sostanziale dei
propri dischi da Komag, restando il suo cliente di riferimento insieme a
Maxtor e Ibm. Il settore dei dischi, che comprende anche aziende come Komag
che forniscono componenti, ha dovuto fare i conti lo scorso anno con un
sensibile calo dei prezzi e un parallelo, rapido avanzamento delle
tecnologie, che hanno portato a licenziamenti, chiusure di unità produttiv
e
e cessioni.





