It manager: 3 su 4 penseranno a contenere i costi

Anche quest’anno Assintel ha condotto un’indagine (tra maggio e giugno 2008) intervistando 500 responsabili It di altrettante aziende, per sondare quali sono i progetti che li coinvolgeranno nei prossimi 12 mesi. La composizione del panel per dimension …

Anche quest’anno Assintel ha condotto un’indagine (tra maggio e giugno 2008) intervistando 500 responsabili It di altrettante aziende, per sondare quali sono i progetti che li coinvolgeranno nei prossimi 12 mesi. La composizione del panel per dimensione aziendale, vede un 46% appartenere alle medio-piccole imprese (sotto i 100 dipendenti), un 23% alle medie (sotto i 250), un 19% alle grandi (sotto i 500), un 7% alle imprese top (oltre i 500) e un 5% alle piccole (sotto i 50). Una delle prime domande poste, che riguardava la strategia d’impresa, ha visto ben il 75,2% del panel esprimersi sulla necessità di impegnarsi sull’efficienza operativa, che ha come prima conseguenza l’ottimizzazione dei costi, seguita dall’espansione sul mercato, sia interno che esterno, dalla reingegnerizzazione dei processi e dell’organizzazione e da attività di fusione, dismissioni e/o scorporo.

Riguardo alla richiesta di indicare qual è l’incidenza del budget It sul fatturato, più della metà, 52,8%, ha dichiarato di stare tra l’1 e l’1,5%, il 16% è sotto questo valore: analizzando le risposte emerge in media che spendono di più le società che hanno anche fatturati più rilevanti. È significativo il fatto che per i prossimi 12 mesi ben il 97,3% del campione non preveda alcuna variazione del budget, il che conferma un trend di crescita sostanzialmente poco significativo per l’It nazionale, che continua a non riuscire a colmare il gap tecnologico con il resto dell’Europa. In base alla ripartizione del budget, viene riconfermata una media del 40% da destinare all’hardware, un 26,3% va in investimenti relativi ai pacchetti applicativi e alla licenze, una media di circa il 20% è dedicata al software di infrastruttura mentre la restante quota va in servizi di sviluppo software e manutenzione, system integration e business consulting. L’atteggiamento conservativo delle imprese rispetto alle soluzioni più innovative si conferma anche nel 2008, per cui conservare diventa sinonimo di oculatezza e accortezza.

Analizzando su quali aree applicative si concentreranno gli investimenti, emergono ai primi posti le applicazioni di mercato verticali (65%), seguite dagli extended Erp (60%), sistemi operazionali (55%), Bi (46%) Ecm (46%) e Web 2.0 (41%). Come interesse si fa dunque strada il Web 2.0 nel quale rientrano soluzioni Knowledge managemet, enterpise search, collaboration instant messaging, unified communication, blog, collective intelligence, Rss, social network e mash-up.

Riguardo all’infrastruttura tecnologica, un obiettivo primario è rappresentato dalla riduzione della complessità di amministrazione dei sistemi. Le aree che attirano maggiormente gli investimenti sono il backup & recovery (48%), consolidamento e virtualizzazione infrastrutturale It (46%), Ilm (43%) e application development (35%).

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