iSuppli: il costo reale dell’iPad 2 è 327 dollari

A tanto ammonterebbe secondo la società di ricerca il prezzo dei componenti pagato da Apple per il modello da 32 GB solo WiFi. A questa cifra andrebbe poi aggiunto il costo dell’assemblaggio che è di 10 dollari.

La versione da 32 GB dell’iPad 2 – dotata di
connettività 3G – costerebbe, prendendo in considerazione esclusivamente il
costo dei materiali, poco meno di 327 dollari. Sei dollari in più rispetto alla
prima versione dell’iPad, lanciata ormai quasi un anno fa. A fare questa
affermazione è iSuppli, società nota per le indagini relative ai costi di
produzione dei principali dispositivi disponibili sul mercato, che ha
pubblicato i risultati di una ricerca che pone sotto la lente il nuovo iPad 2.

Secondo gli esperti di iSuppli, i costi di
assemblaggio sarebbero stimabili, per ogni singola unità, in circa 10 dollari.
Ricordiamo che sugli scaffali, almeno negli Stati Uniti, l’iPad 2 (WiFi +
3G) da 32 GB viene venduto a 729
dollari.

Il Motorola Xoom, tablet che poggia il suo
funzionamento sul sistema operativo Android 3.0 e che viene per ora considerato
il principale rivale dell’iPad 2, avrebbe invece un costo di produzione attorno
ai 360 dollari (negli USA viene venduto al prezzo di 799 dollari).

Il componente più oneroso, nell’iPad 2, è lo
schermo touch che da solo costerebbe ad Apple 127 dollari. Il processore A5,
prodotto da Samsung, ammonterebbe a 14 dollari, il 75% in più rispetto alla
precedente generazione di CPU A4.

Secondo iSuppli, i componenti che contraddistinguono
l’iPad e l’iPad 2 sarebbero sostanzialmente gli stessi, escludendo alcune
piccole eccezioni. L’unità flash è la stessa, uguali i controller multitouch e
i driver del touchscreen. I chip che curano la sezione wireless e GPS sarebbero
invece versioni aggiornate degli elementi che componevano il primo iPad di
Apple. Oltre al processore, la maggior differenza tra la prima versione
dell’iPad e la seconda risiede invece nella batteria che costa adesso, in
produzione, qualche dollaro in più ma che è decisamente più compatta e fa uso
di tre celle invece di due.

Anche iFixit, assurta agli onori della
cronaca per la polemica sulle viti usate da Apple per “bloccare” gli
iPhone, ha voluto dire la sua in merito al nuovo iPad 2, svelando come il
pannello frontale del dispositivo sia stato fissato utilizzando “tonnellate
di colla
“, in modo analogo a quanto accertato nel caso dell’iPod
Touch. Un’importante differenza rispetto alla precedente versione dell’iPad che
invece utilizza alcune “mollette”. Alcune foto che illustrano la
delicata operazione di rimozione del pannello frontale dell’iPad 2, sono
disponibili cliccando qui.

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