Internet mobile, la via di Tellabs

Roberto Cepparotti, responsabile per il sud Europa di Tellabs, propone nuove soluzioni a un mercato in costante trasformazione.

“I prossimi sei mesi rappresenteranno una vera e propria rivoluzione per i carrier della telefonia mobile in Italia”.
Quella di Roberto Cepparotti, responsabile per il sud Europa di Tellabs, società che sviluppa nuove soluzioni per potenziare Internet mobile (sulle sue reti transita il 65% del traffico mobile del mondo), è forse un’affermazione un po’ tranchant, ma che estrae paro paro da una ricerca di Nielsen nella quale si sostiene che, di fronte all’attacco di realtà che si propongono (e sono viste) come i fornitori ideali di servizi mobili intelligenti (Mediaset, Facebook, Google, e altri ancora) è bene che i carrier mobili tradizionali, se non vogliono abdicare sulla catena del valore del mercato della mobilità, si diano una mossa.

In che modo?
Non c’è che una strada, secondo Cepparotti: una risposta rapida alla domanda di servizi intelligenti e personalizzati per l’Internet mobile.

Sempre secondo i dati, nei prossimi sei mesi più della metà dei consumatori italiani dichiara di essere disposto a utilizzare servizi personalizzati (musica, e-mail mobile, geolocalizzazione) che tengano conto di preferenze, luogo, ora del giorno, e altro ancora.

Musica per le orecchie di Tellabs, anche perché, sempre in Italia, una consistente parte dei consumatori ha superato ogni remora riguardo alla capacità e alla discrezione dei carrier mobili nella gestione dei dati personali.

Invero ancora c’è tanto da fare, ma la strada che i carrier devono seguire, a detta di Cepparotti, non è certo “gestire gli accessi e fornire una banda sempre più larga a prezzi sempre minori”.
No, per la semplice ragione che comunque i profitti vanno ai soggetti di cui sopra (le Mediaset e le Google della situazione).
La risposta di Tellabs tiene conto del diluvio di dati che si abbatte ogni giorno sulle reti 3G dei carrier.
Come?
“Con una soluzione che consente di mettere offload i tre quarti del traffico internet prima che raggiunga il core della rete, ridurre le spese in conto capitale, facilitare la migrazione a 4G e aggiungere l’intelligenza per migliorare il controllo della rete”.

La soluzione sta in una tecnologia packet core mobile che Tellabs ha costruito grazie all’acquisizione di WiChorus dell’anno scorso. Si chiama Tellabs Smart Ggsn (gateway gprs support node) basata sulla piattaforma Tellabs SmartCore 9100. In pratica, la piattaforma permette di gestire dati di tipo 4G sulle reti 3G, consentendo una gestione contemporanea delle due, e di effettuare inoltre la migrazione da 3G a un packet core 4G distribuito, oltre che di dare una risposta alla futura evoluzione a Lte.

In quanto all’intelligenza finalizzata a migliorare il controllo da parte dei carrier mobili, Tellabs Smart Ggsn ne aggiunge in modo da consentire ai carrier di stabilire priorità per il traffico critico, avere visibilità in tempo reale su quel che fanno gli utenti di internet mobile allo scopo di gestire, dare una dimensione e migliorare la user experience, creare un modello di fatturato a due vie, monetizzando contenuti e servizi off-portal.

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