Internet cresce in Italia, ma che distanza dall’Europa

Pubblicati i dati Istat relativi alla diffusione delle nuove tecnologie nelle famiglie italiane. Crescono pc e Internet, soprattutto tra i giovani.

Il 47,3% delle famiglie italiane dispone di accesso a Internet e oltre il 54,3% si è ormai dotato di almeno un personal computer.
Sono questi due dei dati più interessanti che emergono dai risultati, presentati ieri dall’Istat, di una indagine, condotta lo scorso mese di febbraio, intitolata “Aspetti della vita quotidiana” e avente come obiettivo l’analisi della disponibilità delle nuove tecnologie presso le famiglie italiane e del loro utilizzo.

Rispetto all’anno precedente, ed è questo un segnale sicuramente incoraggiante, la percentuale delle famiglie che possiede un personal computer cresce di circa 4 punti percentuali e di oltre 5 punti quella delle famiglie che hanno accesso a Internet.
Ancor più positivo è il fatto che la percentuale di famiglie che dispongono di connessioni a banda larga passa del 27,6 al 34,5%, mentre diminuisce di converso la quota di connessioni a banda stretta, ormai limitata al 6,6% delle famiglie. Decisamente meno diffuso è invece l’utilizzo di Internet senza fili, anche se rispetto al 2008, la percentuale di coloro che utilizzano pc portatili con collegamento WFi passa dal 22,1 al 32%.

Si tratta, sottolinea l’Istat, di cifre che ci vedono in ogni caso in ritardo rispetto a molti altri Paesi dell’Unione Europea. Per quanto riguarda l’accesso a Internet da casa, ad esempio, ci posizioniamo alla ventunesima posizione, vicini a Cipro e Repubblica Ceca e ben lontani (circa 30 punti percentuali) da Olanda, Svezia, Lussemburgo e Danimarca.

La presenza di minorenni o comunque di persone appartenenti alle fasce di età più giovani, rileva l’indagine, favorisce l’adozione delle nuove tecnologie. Non è dunque strano notare come solo il 7,7% dei nuclei di sole persone di 65 anni possieda un personal computer e che ancor più bassa (5,9%) sia la percentuale di coloro che dispongono anche di un accesso a Internet.
Di converso, le famiglie con almeno un minorenne, che possiedono il personal computer e l’accesso ad Internet rispettivamente nel 79% e nel 68,1% dei casi. Superiore alla media nazionale, in questi casi, è anche la disponibilità di connessioni a banda larga (51,6%) e di telefoni cellulari (99,8% contro il 90,7% nazionale).

Restano le barriere sociali ed economiche di accesso ai beni tecnologici.
Così nelle famiglie nelle quali il capofamiglia è dirigente, imprenditore, quadro e impiegato la penetrazione di pc e Internet raggiunge livelli particolarmente elevati, mentre laddove il capofamiglia è operaio o non occupato il distacco si fa particolarmente marcato, con differenze anche superiori ai 25 punti percentuali.

Più contenute sono invece le differenze di tipo geografico, anche se le famiglie del Centro Nord possiedono beni tecnologici in misura più elevata. Per quanto riguarda la banda larga, invece, il divario resta importante: è disponibile per il 36% delle famiglie del Centro-Nord e per il 29% di quelle del Sud e delle Isole.

Interessanti, poi, i dati che analizzano la frequenza di utilizzo.
C’è un 21,8% di popolazione di età superiore ai 6 anni che ormai utilizza Internet quotidianamente. Il picco naturalmente si raggiunge con le fasce di età più giovani (in questi casi la percentuale raggiunge e supera senza fatica l’82%), mentre si fa più marginale negli utenti più anziani. Parimenti, le differenze di genere si fanno marcate soprattutto nelle fasce di età comprese tra i 55 e i 64 anni.

Se la maggior parte degli utenti utilizza pc e Internet prevalentemente da casa, scarsa è la percentuale di coloro che dichiarano di aver seguito almeno un corso di formazione (38%). Sarà anche per questo motivo che, tolte le abilità di base (copiare file, contenuti, cartelle), le percentuali di coloro che si avventurano in attività più complesse (dall’installazione di periferiche all’utilizzo dei fogli elettronici) si abbassano drasticamente, fino a scendere al 15,6% quando si tratta di scrivere programmi per pc.

Tra le attività svolte su Internet, preponderante resta l’utilizzo della posta elettronica (79,1%), seguita dall’uso a scopo didattico e dalle ricerche su prodotti e servizi. Viaggi, news, giochi e musica sono i servizi maggiormente utilizzati dagli utenti italiani, mentre “solo” il 30,5% delle famiglie accede ai servizi bancari via Internet. Ancora più esiguo è il numero di persone che hanno utilizzato Internet per cercare lavoro (17,7%), che hanno venduto merci o servizi (7,8%) o hanno fatto un corso on line (6,2%).

Chat, newsgroup, forum sono utilizzati dal 34,6% degli utenti e il 27,9% accede a servizi di Instant messaging, con buoni incrementi rispetto all’anno precedente. Parimenti sono in aumento sia le videochiamate, sia le telefonate via Internet, utilizzate ora dal 16,9% degli utenti. Naturalmente, è quasi superfluo sottolinearlo, le percentuali di utilizzo variano sensibilmente con il variare delle età degli utenti, a favore dei più giovani.

Cresce anche il numero degli utenti che si affida a Internet per relazionarsi con la Pubblica Amministrazione: il 38,8% ha cercato informazioni, il 29,5% ha scaricato moduli, il 14,2% ha inviato documentazione.
Per quanto riguarda invece l’e-commerce, 5,6 milioni di italiani nell’ultimo anno hanno ordinato e/o comprato merci o servizi online; non si registrano qui incrementi significativi rispetto all’anno precedente: dopo il boom del periodo 2005-2006 la situazione sembra essere giunta a una forma di stabilità.
Il settore viaggi è quello che continua a ottenere maggiori consensi e fiducia: biglietti e pernottamenti sono i beni acquistati con maggiore frequenza, seguiti da libri, giornali, riviste, abiti e articoli sportivi, film e musica, attrezzature elettroniche e biglietti per spettacoli.
Chi acquista utilizza in prevalenza carte di credito (47,3% dei casi), seguite da carte prepagate (33,9%) e bonifici bancari (20,1%).

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