Nonostante la crescita del 17% David Moscato ha messo mano all’organizzazione. In arrivo nuovi accordi di distribuzione
Sulla crescita ottenuta nel 2006 non ci piove. Quel 17% di fatturato in più soddisfa David Moscato – ormai tornato a tutti gli effetti a essere il patron di Ingram Micro Italia -. Ciò non toglie che abbia sentito l’esigenza di mettere mano alla sua organizzazione. “In effetti l’anno scorso abbiamo spinto da matti perché c’erano a nostro avviso grosse opportunità di mercato, ma…”. Moscato lascia in sospeso per un attimo il discorso. Solo per un attimo, però, perché poi arriva al sodo: “alcune operazioni che abbiamo fatto sul credito (intende l’Istant credit, ndr) si sono rivoltate contro. Abbiamo in questo senso avuto dei picchi ingestibili e questo mi ha dato bene l’idea di come avessimo bisogno di mettere più gente in campo”.
“Così – continua Moscato –è come se avessi dato una martellata alla classica piramide che serve per identificare il mercato con al top (o sulla punta) i pochi clienti diretti e via via un allargamento verso il basso, con conseguente affido di molti clienti a pochi inside. La martellata è servita per allargare a tutti i contatti con i nostri account”.
Più uomini (e donne) sul campo (forza lavoro che solo lo scorso anno hanno goduto di cinquemila ore di formazione) e anche più agenzie: sono nuove quelle nel Lazio, in Puglia e nel Triveneto. “Perciò ora mi sento di dire – aggiunge il manager – che abbiamo una copertura territoriale completa”. E così, tra report di crm sempre più precisi e teste che seguono i dealer, Ingram Micro si sente tranquilla sulle nuove regole di ingaggio sul mercato.
La riorganizzazione prevede anche una separazione tra marketing e acquisti con Annalisa Acquaviva che prenderà sotto di sé tutta la responsabilità di marketing riportando a Paolo Filpa. “Lo abbiamo fatto perché le logiche degli acquisti sono sempre più separate da quelle del marketing”. Ma un grosso lavoro Moscato l’ha fatto sugli obiettivi: quelli sì che rimangono comuni.
La nuova organizzazione permetterà a Ingram Micro Italia di portare a casa anche nuovi brand “ce ne sono una ventina che stanno bussando alla nostra porta. E noi siamo pronti ad accoglierli”. Le direzioni sono segnate: consumer, storage, security e networking.





