Abbiamo provato il nuovo Chromebox 5 di ASUS, un computer desktop caratterizzato dall’uso del sistema operativo di Google Chrome OS.

Si tratta di un computer da tavolo basato su processore Intel, piccolo e silenzioso, ma al contempo estremamente potente. Si presenta come un parallelepipedo a forma quadrata alto solo pochi centimetri, in plastica nera satinata costruita in materiale antigraffio e inerte alle impronte digitali, perfetto per tenerlo appoggiato sul tavolo vicino al monitor oppure montato dietro allo stesso grazie ai supporti VESA forniti nella confezione.

Il modello che abbiamo provato è quello di punta: installa al suo interno un processore Intel Core i7 con 16 GB di memoria RAM e 256 GB di spazio di storage su scheda SSD, quest’ultimo reso più ampio dagli spazi cloud che, per la natura stessa del prodotto, lo accompagnano nel suo utilizzo; si trova in genere a poco meno di 1.000 euro. Oltre a questo modello ASUS ne prevede numerosi altri a scendere, con i processori i5, i3 o il più economico Celeron 7305 di dodicesima generazione e soli 4 GB di memoria RAM, prezzato quest’ultimo intorno ai 429 euro.

Il pannello frontale ospita ben due porte USB 3.2 Gen2 ad alta velocità, un lettore di schede MicroSD e la presa audio minijack.

Dal punto di vista hardware, sono tutte macchine dotate di connettività Ethernet da 2.5 Gigabit e di scheda WiFi compatibile con lo standard 6E, capaci di offrire così connessioni veloci e stabili ed un’esperienza di navigazione rapida e con poca latenza; comprende inoltre un chip Bluetooth 5.
Dal punto di vista grafico questo piccolo computer ha una scheda Intel Iris Xe, capace di gestire contemporaneamente fino a quattro diversi schermi con risoluzione 4K, connessi alle due porte HDMI, una DisplayPort e una Thunderbolt 4; per molte tipologie di utilizzatori avere più schermi separati, ognuno con le sue applicazioni sempre visibili in primo piano, è molto utile per far ordine e focalizzare le proprie attività lavorative, mantenendo al contempo una visione sugli applicativi chat, email e dashboard informative.

Come accennato, il computer può essere facilmente installato sul retro del monitor principale grazie ai supporti vesa forniti nella confezione, e in questo modo si evitano molti cavi e si ottiene più ordine sulla scrivania; si perde però una caratteristica peculiare del prodotto, ovvero quella di integrare un caricatore wireless per cellulari compatibile con la certificazione Qi,

quindi con la quasi totalità degli smartphone disponibili oggi sul mercato che supportano la ricarica senza fili. Il computer eroga in questa modalità ben 15W di potenza ed è in grado di riconoscere la presenza di un oggetto compatibile con la ricarica da altri non adatti, dando corrente solo quando necessario. Appoggiare quindi il mouse o il badge, ad esempio, sulla superficie del computer non causerà problemi a nessuna delle due parti, mentre appoggiando il nostro telefono vedremo subito che inizia a caricarsi, a patto di avere il computer attivo.
Mentre si lavora al Chromebox si può lasciare il cellulare sopra ad esso, per ritrovarlo carico a fine attività e, se si decide di collocare il computer al di fuori del proprio campo visivo, magari si può anche essere distratti meno dalle notifiche del cellulare stesso, aumentando così la qualità del proprio lavoro. Una funzionalità quella del caricatore wireless che può essere considerata marginale, ma che nelle nostre prove è stata decisamente apprezzata e che quindi consideriamo un interessante punto di forza del Chromebox di ASUS. Suggeriamo di prestare attenzione all’acquisto del prodotto in quanto ne esistono versioni anche senza il caricatore wireless Qi.

Le due porte USB sul retro sono sempre di tipo 3.2 ma solo Gen 1; troviamo inoltre la veloce porta Ethernet da 2.5 gigabit al secondo e le quattro porte video: due HDMI, una DisplayPort 1.4 e una Thunderbolt 4, compatibile con USB Type C, ognuna capace di controllare uno schermo 4K a 60 Hz

Il sistema operativo installato su Asus Chromebox 5 è Chrome OS di Google con tutti i Play Services disponibili; è un sistema basato sul browser Chrome che ne è la principale, anche se non unica, interfaccia di utilizzo, in un panorama informatico dove le applicazioni web fruibili in un browser sono la maggioranza in ogni tipologia di attività, basti pensare a Gmail, Slack, le diverse suite di Office dei vari produttori, ma anche software di progettazione come Figma, Miro e molto altro. Il computer di ASUS oggetto della prova è compatibile con i Play Services di Google, cosa che gli permette di accedere a migliaia di applicazioni progettate per i dispositivi Android grazie al Play Store, ottenendo così accesso anche ad una ricca galleria di software dedicato e ottimizzato. Fra le app troviamo sicuramente quelle di produttività, ma anche quelle di intrattenimento, apprendimento e numerosi giochi che rendono il prodotto ottimo anche per l’utilizzo domestico o in ambito educativo.

Una caratteristica peculiare del Chromebox ASUS è la sicurezza. Chrome OS infatti è un sistema operativo intrinsecamente sicuro, protetto da virus e attacchi locali; è infatti installato in modalità sola lettura, quindi non modificabile da software malevolo, mentre per essere aggiornato richiede delle firme verificate da un apposito processore di sicurezza, il Titan Chip. Ad ogni avvio, il sistema Verified Boot è in grado di controllare che tutti i file del sistema siano quelli attesi, ripristinando l’installazione nel caso essi siano stati modificati in modo non garantito.

Solo quattro vitine proteggono l’interno del Chromebox 5, dove possiamo ammirare i due banchi di ram da 8 GB cadauno e l’unità SSD di tipo M.2, entrambi facilmente sostituibili.

Il sistema operativo prevede aggiornamenti automatici di sicurezza per 10 anni dall’uscita del prodotto, come recentemente confermato da Google in un post sul suo blog, e vengono resi disponibili in media ogni 4 settimane, senza che l’utente debba fare nulla; insieme ai materiali di costruzione molto resistenti, con la scocca testata secondo standard militari e dotata di vernici antigraffio, fanno sì che il prodotto abbia un orizzonte di vita che ammortizzi l’investimento iniziale per un periodo estremamente lungo, evitando un piano di obsolescenza programmata troppo risicato. Tutto ciò conferma anche l’impegno ambientale che ASUS mette nei suoi prodotti, presente non solo nelle confezioni in cartone riciclato, ma appunto nella possibilità di continuare a utilizzare il computer per ben 10 anni.

Asus Chromebox 5
A lato vediamo il connettore Kensington per il lucchetto di sicurezza e il pulsante di reset, utile al ripristino delle impostazioni iniziali: queste cancellano tutti i dati locali, ma essendo molto del Chromebox salvato sul cloud e sincronizzato, risulta spesso in una pulizia più che altro degli account loggati.

Il fatto di avere un computer basato sul browser web, dove quindi tutti gli applicativi sono sempre aggiornati all’ultima versione, e dove il cuore del suo sistema si aggiorna in automatico aggiungendo nuove funzioni e miglioramenti alla sicurezza, fa sì che sia un sistema perfetto per chi non voglia o non sappia gestire un computer più tradizionale, e dal quale non possa trarre vantaggi specifici. Studenti, utenze domestiche, ma anche molti dipendenti di aziende che possono far gestire il loro Chromebox in maniera centralizzata, sono il pubblico perfetto per questo tipo di computer. I nuovi processori di dodicesima generazione, così come la ricarica wireless, forniscono un interessante incremento di performance e funzionalità rispetto al Chromebox 4, rendendo la quinta versione decisamente più interessante per nuovi utenti.

Se foste interessati all’acquisto dei Chromebox 5 o più in generale dei prodotti della linea Mini PC ASUS, potete rivolgervi ai Gold Store ASUS, la rete di partner certificati dell’azienda (a questo link potete individuare il punto vendita più vicino a voi), dove ottenere tutte le informazioni e l’assistenza necessaria. In alternativa potreste visitare la vetrina ASUS su Amazon, nella quale sono elencate diverse configurazioni disponibili.

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