Quint Wellington Redwood è una società olandese, operativa da 16 anni nel campo della formazione e della consulenza strategica specializzata in particolare sulle problematiche della gestione dei centri It. «Abbiamo ritagliato per noi il ruolo dei consu …
Quint Wellington Redwood è una società olandese, operativa da 16 anni nel campo della formazione e della consulenza strategica specializzata in particolare sulle problematiche della gestione dei centri It. «Abbiamo ritagliato per noi il ruolo dei consulenti, lasciando ad altri partner il compito di procedere alla implementazione dei progetti» precisa il direttore generale della filiale italiana Franco Mastrorilli che, grazie a questo suo ruolo, è un osservatore prezioso della realtà del nostro paese. E la sua diagnosi è impietosa: «In Italia non c’è una cultura della gestione e della ottimizzazione del livello di servizio delle infrastrutture It. Negli anni, nei centri di tutte le dimensioni si sono andati accumulando hardware e software di tutti i tipi, ma il livello di servizio risultante non ha avuto un vero balzo in avanti». Fortunatamente però le cose sono in procinto di migliorare: «Nei due anni in cui operiamo in Italia siamo passati da 2 a 10 persone e siamo diventati la principale struttura di formazione sull’Itil nel nostro paese. È consolante constatare che non sono solo le grandissime aziende che richiedono i nostri servizi. Si sono dimostrate ricettive realtà come la Pubblica amministrazione locale, per esempio la regione Lazio e una sua azienda municipalizzata di trasporti locali. Invece, ci sono ancora molte società, pur di grandi dimensioni, che sono sorde a queste problematiche. Un esempio emblematico sono le principali banche, nonostante la grande attività di merger & acquisition in cui sono state coinvolte negli ultimi anni».
Dobbiamo perciò dimenticare la corrispondenza Itil-grande azienda?
«Certo – sottolinea Mastrorilli -. Innanzitutto i costi di questi progetti sono molto ben giustificabili come ritorno degli investimenti in termini di miglioramento dei livelli di servizio e di riduzione delle persone dedicate all’assistenza agli utenti, come dimostrano le moltissime storie di successo che abbiamo alle spalle. Poi un progetto Itil è tanto più facilmente implementabile quanto più ridotta è la complessità dell’organizzazione aziendale che si vuole modificare. Perciò è molto probabile che nelle medie aziende il progetto arrivi in porto più rapidamente e con maggior soddisfazione sia del management che dell’utenza».





