Secondo l’ultimo rapporto Istat, il 95% delle aziende italiane ha meno di 10 addetti e impiega il 47% della forza lavoro. Le imprese senza dipendenti sono circa 3 milioni su un totale di 4,5 milioni e corrispondono al 65,4% del totale di quelle attive.
Il 95% delle imprese ha meno di 10
addetti e impiega il 47%
dell’occupazione totale. Lo rivela l’ultimo rapporto dell’Istat che ha comunicato i dati del 2010 rispetto al 2009.
Le imprese attive nell’industria e
nei servizi sono poco meno di 4,5
milioni e occupano complessivamente circa 17 milioni di addetti. Gli addetti sono concentrati nel settore
manifatturiero (23% del totale), nel commercio all’ingrosso e al dettaglio
(20%) e nelle costruzioni (10%).
Le imprese senza lavoratori dipendenti
sono circa 3 milioni e corrispondono al 65,4% del totale delle imprese
attive. Il numero delle imprese è rimasto stabile (-0,2%), mentre l’occupazione
è diminuita del 2,5%.
Gli addetti sono concentrati nel settore manifatturiero (23% del totale),
nel commercio all’ingrosso e al dettaglio (20%) e nelle costruzioni (10%). Quasi due terzi delle imprese sono
individuali e coinvolgono il 26% degli occupati, le altre adottano, nel
17,5% dei casi, la forma giuridica di società di persone, nel 17% quella di
società di capitali, mentre il restante 1,2% è costituito da società cooperative.
Tra il 2009 e il 2010 il numero delle imprese è rimasto stabile (‑0,2%), mentre
l’occupazione è diminuita del 2,5%. Nell’industria aumenta il comparto
delle utilities, le imprese che forniscono energia elettrica,
gas, vapore e aria condizionata (+36,8% le imprese e +1,5%
l’occupazione), e di fornitura di acqua, reti fognarie, attività di
trattamento dei rifiuti e risanamento (+2,9% le imprese e +1%
l’occupazione). Si rileva, invece, una diminuzione delle imprese e
dell’occupazione nelle attività estrattive (rispettivamente ‑1,9% e
‑3,8%) e in quelle manifatturiere (‑2,8% e ‑4,9%).
Nelle costruzioni la diminuzione
delle imprese e dell’occupazione è consistente (rispettivamente ‑2,5% e ‑6,2%).
In leggera ripresa appare il settore dei servizi, con un lieve aumento
generalizzato del numero delle imprese, a eccezione del settore del trasporto
e magazzinaggio (‑1,6%), dei servizi di informazione e comunicazione (‑1,5%) e
del commercio all’ingrosso e al dettaglio (‑0,9%). La contrazione
dell’occupazione nei servizi è meno accentuata di quella registrata
nell’industria e in leggera ripresa nella sanità e assistenza sociale (+3,3%) e
nelle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (+2,5%),
dove si registra la rapida espansione delle attività riguardanti le lotterie,
le scommesse e le case da gioco (+16%).
Si riducono le imprese individuali
(‑1%) e le società di persone (‑0,9%). Crescono
le società cooperative (+3,1% le imprese e +2,7% l’occupazione) e le
società di capitali (+3%) rispetto al 2009, ma il loro incremento si accompagna
ad una contrazione di oltre 68 mila addetti (‑0,8%).
Il numero delle imprese, pressoché stabile nel complesso, è in lieve flessione nel Sud e nelle Isole
(rispettivamente, ‑0,4% e ‑0,8% rispetto al 2009). Su tutto il territorio
nazionale si riscontra un aumento delle imprese del settore degli altri
servizi, mentre sono evidenti le difficoltà dei comparti industriali, del
commercio e delle costruzioni. La contrazione dell’occupazione più accentuata
colpisce il settore delle costruzioni nel Sud e nelle Isole (rispettivamente ‑6,8%
e ‑8,2%). L’unica dinamica positiva si registra per gli “altri servizi”, nel
Centro (+1,8%) e nel Sud (+0,8%).





