Un sondaggio di Compass rivela la tendenza, a fronte dell’allungamento degli accordi, ad abbassarne il prezzo, ma anche gli standard di qualità
Secondo un sondaggio svolto dalla società di consulenza indipendente Compass Management Consulting, il rallentamento generale dell’economia induce le aziende che operano in outsourcing a premere sui service provider per una riduzione consistente dei prezzi dei contratti.
L’analisi infatti, effettuata nell’arco degli ultimi dodici mesi su un campione di centoventi contratti, rivela che, in fase di rinegoziazione degli stessi, le aziende si spingono a chiedere sconti fino a una percentuale del 15-23%. Si delinea così una tendenza a incentrare le contrattazioni esclusivamente sulla diminuzione del prezzo, senza prestare attenzione alla qualità e all’efficacia delle prestazioni acquistate. Gli operatori del settore, da parte loro, si adeguano, rassicurati dalla stipula di accordi a lungo termine.
Tale falsariga, tuttavia, secondo gli analisti di Compass è deleteria, perché, distogliendo l’attenzione dal rapporto tra qualità e prezzo, provoca l’abbassamento graduale del livello delle prestazioni, risultando, in ultima analisi, controproducente per ambo le parti.





