Fin dalla sua nascita, 21 anni fa, quando allora si chiamava Delta Progetti, Comdata ha puntato sulla tecnologia come elemento distintivo. Tecnologia che in parte è stata sviluppata internamente e in parte acquisita sul mercato. La recente nomina di Pa …
Fin dalla sua nascita, 21 anni fa, quando allora si chiamava Delta Progetti, Comdata ha puntato sulla tecnologia come elemento distintivo. Tecnologia che in parte è stata sviluppata internamente e in parte acquisita sul mercato. La recente nomina di Paolo Carminati alla guida del nuovo Polo Ict del gruppo ci ha offerto il pretesto di approfondire l’escalation di una realtà che oggi conta oltre 5.800 dipendenti e che per il 2008 si attende un fatturato di 285 milioni di euro. Il manager, che è entrato in Comdata nel 2003 in qualità di direttore marketing e comunicazione (dopo cinque anni passati in Olivetti), ricorda le acquisizioni più significative che hanno portato la società a diventare un attore di spicco nell’ambito della reingegnerizzazione e della gestione operativa dei processi di business. Infatti, con Met Sogeda, si è arrivata l’esperienza in ambito Erp, in particolare Sap, ma anche la gestione di processi per banche e assicurazioni, mentre con Selfin sono nate le competenze su piattaforme Ibm, per cui il gruppo non solo da allora ha avviato una importante partnership operativa con il colosso Usa, ma ha anche acquisito know how nella Pa, in particolare nella sanità.
Nel suo percorso evolutivo, la partecipazione di una quota in H-care, ha rappresentato per Comdata una scommessa e oggi è la parte più innovativa dell’azienda, perché sviluppa soluzioni tecnologiche per servizi evoluti di customer care multicanale, self-service e multimodale.
«Con i creativi di questa società – afferma Carminati – abbiamo iniziato a fare cose importanti con realtà come Telecom Italia e Fiat. E ancora con Comdata Bw stiamo costruendo la parte innovativa dell’offerta di Business intelligence, portando anche le soluzioni Sap verso una logica di processi di Bi, in un’ottica di servizio SaaS. L’ultima acquisizione è Kelyan, un’azienda che opera in ambito Erp con le soluzioni Microsoft e che si rivolge alle medie aziende. Per cui oggi, oltre alle competenze di Sap, aggiungiamo anche quelle sul fronte Microsoft e tutta la gestione dei documenti e dei contenuti».
Per il gruppo i settori di riferimento sono banche e assicurazioni, dove si propone anche di portare la sfida della gestione “no paper”, poi le utility, le Tlc e la Pa. «In particolare nella sanità mi sto attivando personalmente per costruire l’integrazione dell’offerta, in quanto siamo in grado di offrire una piattaforma completa, che va dalla gestione dei processi sanitari alla cartella clinica elettronica – osserva Carminati -. Per esempio, per fare la lettura dei referti clinici, il nostro Assistente Digitale è un prodotto che ritengo molto valido. Inoltre, già da tempo abbiamo iniziato il percorso sulla fatturazione elettronica e archiviazione sostitutiva, un mercato, questo, da cui ci attendiamo significativi risultati».
Riguardo al Polo Ict, che per fine 2008 dovrebbe raggiungere i 100 milioni di euro con 930 risorse, «il mio obiettivo è di guidare un gruppo esecutivo, coeso e di trasmettere al mercato che è nato un nuovo polo, che può contare sulle competenze di Comdata Tech, Selfin, Comdata Bw e Kelyan, e che parte dall’Ict per arrivare fino alla gestione evoluta dei processi. Ho incontrato anche i dipendenti per motivarli nella scommessa che ci siamo posti e ogni mese mando a tutti un aggiornamento operativo perché la squadra va informata e stimolata se si vogliono ottenere dei risultati».





