Il Web Edi al servizio di telesale e clienti

Come direttore vendite di Opengate, Marco Curioni vive letteralmente circondato da donne. Già, perché il gruppo di telesale, che a lui risponde, è popolato prevalentemente da persone di sesso femminile…il che lo fa definire, senza dubbio con un pizzico …

Come direttore vendite di Opengate, Marco Curioni vive letteralmente circondato da donne. Già, perché il gruppo di telesale, che a lui risponde, è popolato prevalentemente da persone di sesso femminile…il che lo fa definire, senza dubbio con un pizzico di invidia da parte della popolazione maschile della società, un “beato fra le donne ”.
In virtù del suo ruolo, Curioni, approdato in Opengate dopo l’acquisto della sua Curiotré da parte del distributore di Malnate, è forse la persona che meglio ci può aiutare a capire quale impatto le novità proposte sul sito Internet hanno sulle abitudini e sulle modalità di acquisto da parte dei rivenditori clienti.
E la prima cosa che balza all’occhio è che per il momento, con buona pace degli invidiosi, le sue telesale non cambiano pelle né faccia, ma lavoreranno in modo strettamente sinergico con le iniziative di commercio elettronico proposte sul sito. Certo, la situazione finirà per cambiare, ma con molta gradualità.
“Il sito – precisa subito – viene vissuto come il luogo dove le esigenze tipiche dei diversi canali vengono interpretate e ricevono risposte adeguate. Non solo: il sito diventa lo strumento con il quale tutti, telesale ma anche gli stessi clienti, riescono a ottimizzare le loro modalità operative”. In effetti, sottolinea, ciò che il marketing mette a disposizione attraverso Lis Manager, sono informazioni sugli stock corretti, le roadmap dei prodotti, la comunicazione relativa a ciascun prodotto, nonché ancora informazioni su offerte speciali e commerciali. Per chi opera al telesale, vuol dire lavorare su dati e quantità sicuri e dunque poter disporre di informazioni preziose per poter lavorare direttamente sui clienti, senza sbagliare quotazioni, né rischiare rotture di stock. Se dal punto di vista delle “sue donne” gli strumenti Web-based sono un utile complemento alle attività tradizionali, come vede Curioni l’approccio da parte dei rivenditori? Ride, e poi ammette: “Per il momento è ancora abbastanza tradizionale: spesso quello che interessa è il caricamento delle condizioni riservate. Ma ci sono due fronti che rappresentano “zone” di particolare reattività. In primo luogo i rivenditori dell’area Mac, tradizionalmente molto fedeli e attenti all’innovazione. Certo, richiedono sempre il presidio da parte del distributore, ma lo vogliono per questioni di carattere tecnico: per quanto concerne gli acquisti, non hanno alcun problema a farli per via elettronica, tanto che il 30% di loro, ormai utilizza regolarmente il Web Edi. Il secondo gruppo è invece rappresentato dalle grosse realtà, che spesso tendono a terziarizzare l’ufficio acquisti: non perdono più tempo a trattare sui prezzi, ma chiedono altri servizi, quali drop shipping, collettazione degli ordini in attesa della fornitura definitiva, configurazione, personalizzazione. Il Web Edi è una soluzione, e noi siamo già
pronti”.

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