Il turismo diventi digitale

Idc analizza il sistema turistico e quello museale e indica la strada della collaborazione fra enti locali, service provider e aziende Ict

Fare convergere la filiera del turismo e quella dei beni culturali nell’ambito di un nuovo sistema della domanda e dell’offerta fondato sulle tecnologie innovative dell’informazione e comunicazione. E’ questo il tema di uno studio di Idc presentato di recente al Forum dell’Innovazione secondo il quale per attivare un’offerta integrata, oggi praticamente inesistente o presente a macchia di leopardo, occorre agire sul fronte della governance sviluppando ambiti di collaborazione fra enti locali, privati e attori dei beni culturali superando anche i confini degli enti locali proponendo iniziative comuni e condivise.

Idc identifica nuove catene del valore e nuovi modelli di business con spazio per service provider (redazioni multimediali) che possano aggregare e gestire i contenuti provenienti dal settore turistico e da quello culturale. Comuni ed enti locali, musei e istituzioni culturali, aziende di trasporto, hotel ed enti ricettivi, il mondo della ristorazione sono alcuni dei potenziali fornitori di contenuti che dovrebbero collaborare con i service provider che potrebbero essere anche società miste partecipate dai comuni. Il passaggio successivo è quello degli abilitatori tecnologici, società It e delle telecomunicazioni, grazie ai quali prenderebbe corpo l’offerta sotto forma di prodotti Mp3, portali Internet o contenuti audiovisivi per il digitale terrestre o la tv satellitare.

Secondo la società di ricerca c’è spazio però anche per servizi vocali evoluti di assistenza al turista, di audioguida per percorsi cittadini e servizi dati (localizzazione) tramite cellulare.

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