Il grado di vicinanza del fornitore Erp ai processi aziendali rappresenta un plus fondamentale in un mercato come quello delle Pmi, ricco di sfaccettature ma attento agli impatti economici e organizzativi, che Formula affronta puntando su specifiche macro aree.
Un mercato, quello dei gestionali che, al momento attuale, vede nelle Piccole e medie imprese il proprio sbocco principale. Lassunto, quindi, prevede una particolare attenzione alle esigenze peculiari di tale tipologia dazienda, governata da fondi spesso limitati e competenze talvolta inferiori alle proprie sorelle di taglio enterprise. La scelta di un Erp comporta, quindi, un grosso pathos, avendo un impatto rilevante in termini di costo e organizzativi. Tale aspetto fa sì che le Pmi puntino, più che su funzionalità astratte, su vendor in grado di dimostrare unesperienza nello specifico settore merceologico, capaci di applicare le soluzioni in modo concreto e privo di astrazioni.
Il focus sugli applicativi è, infatti, tipico delle imprese medio-piccole, che tengono in considerazione il grado di vicinanza del fornitore e del sistema ai processi. La minore disponibilità economica si accompagna, inoltre, a uninferiore propensione a progetti di lunga durata che, in ogni caso, devono essere "chiavi in mano". Expertise e avviamenti rapidi diventano sinonimi di competitività.
"La somma di questi elementi – ha esordito Giuseppe Chili, direttore offering di Formula – rappresenta uno scenario in cui diventa indispensabile operare in una logica verticale. Anche noi, come del resto altri attori del mercato Erp, seguiamo la strada della specializzazione, superando lofferta generale e generica che regnava sovrana al tempo del boom dei gestionali". La società mette sul piatto soluzioni di stampo aziendale, pur investendo in ricerca applicata per quanto riguarda i distretti industriali (che in Italia superano i 200), che necessitano di software trasversali a più imprese, capaci di garantire la cross collaboration tra software. Bisogna fare molta leva sullapplication integration e, quindi, ragionare in termini di unofferta avanzata rispetto alla quale, oggi, esiste una domanda potenziale ma non ancora effettiva", ha evidenziato il manager.
Focus su settori definiti
Mostrare quanto un prodotto sia vicino alla realtà e quanto il fornitore riesca a parlare il medesimo linguaggio del cliente sono dei plus fondamentali. Siccome, però, non è possibile specializzarsi in tutti i settori – ha proseguito Chili -, abbiamo deciso di puntare su due macro aree, vale a dire il manufacturing e il consumer goods". Per quanto riguarda la prima, le competenze si concentrano sul machinery, sulle aziende a produzione discreta, sullautomotive, sulla componentistica idraulica (scendendo in un dettaglio maggiore, sulla rubinetteria) e sul ceramico. Dopo lestate, Formula dovrebbe, inoltre, lanciare la verticalizzazione dedicata ai pannelli in cartongesso, seguendo un approccio che prevede di muoversi per settori contigui dal punto di vista funzionale. Il ceramico, ad esempio, affrontato a partire dal gennaio scorso, è stato prescelto in quanto non più alla prima informatizzazione ma con soluzioni sul campo migliorabili. Si tratta di un settore fortemente esportatore – ha specificato il manager – e il nostro Erp, Diap@son 6, è completamente Web based, multilingua e localizzato in una ventina di paesi".
Le aziende che producono per il mercato finale (indipendentemente dal settore specifico di attività) sono, invece, accomunate da una medesima tipologia di contrattualistica con la grande distribuzione e dallesistenza di attività promozionali. Per questa seconda area, Formula ha sviluppato alcuni aspetti legati al ciclo attivo e al Crm oltre ad aver valutato, dal punto di vista del processo produttivo, lesigenza di un collegamento diretto e automatico tra la trasformazione fisica della materia alimentare e lErp.
"A questo livello si pone un software in grado di interfacciarsi direttamente con le bilance, i sensori di umidità e con tutti gli apparati preposti al controllo del processo fisico", ha detto ancora Chili. La mossa della società e stata quella di non sviluppare direttamente il software bensì di stringere partnership, aggiungendo il proprio framework a moduli sviluppati da terzi, in quattro settori distinti: carni (Dip@son Meat), prodotti da forno (Diap@son Bread), produzione del vino e degli alcolici (Diap@son Wine and Spirits) e agricolo (Diap@son Green). Queste soluzioni verticali gestiscono il processo fisico integrandolo con lampiezza funzionale e le possibilità di controllo offerte da un Erp – ha concluso linterlocutore -. Stiamo studiando anche per proporci in altri settori, ma è nostra convinzione che per essere competitivi sia necessario concentrarsi su un numero limitato di comparti, al fine di non disperdere gli investimenti e utilizzare al meglio la curva di apprendimento".





