Una guida alle schede video 3D, indispensabili per chi fa della progettazione e modellazione grafica il proprio lavoro. Le soluzioni di AMD e nVidia a confronto
Marzo 2008 Le applicazioni professionali destinate alla progettazione
o alla modellazione in due o tre dimensioni sono sempre state uno degli scenari
più impegnativi per i PC. Calcolare in tempo reale complesse scene, formate
da milioni di poligoni che interagiscono gli uni con gli altri, necessita di
componenti di alto livello: per questo motivo, quando si parla di piattaforme
adatte al disegno 2/3D si utilizza il termine workstation.
Con questa parola sono identificati tutti i PC con componenti studiati e ottimizzati
per il lavoro professionale, in grado di garantire prestazioni elevate, ma soprattutto
minimizzando i problemi di stabilità grazie a certificazioni fatte tra
il produttore della macchina e quello software. Uno dei componenti che influisce
maggiormente durante le sessioni di lavoro con gli applicativi per la modellazione
e la progettazione CAD, è la scheda video: effettuare i calcoli con cui
riprodurre la scena e rendere quindi ogni operazione fluida e veloce è
appannaggio della GPU. FireGL e Quadro sono i nomi con cui AMD e nVidia, i leader
in questo segmento, indicano le rispettive famiglie di schede video professionali.
PC Open ha provato per voi due soluzioni professionali di entrambi i produttori,
valutando le prestazioni in molteplici scenari di utilizzo fornendo così
importanti indicazioni ai fini dell’acquisto.
Le differenze tra scheda video professionale
e non
Parlando di schede video i termini Geforce e Radeon sono molto più conosciuti
se paragonati a FireGL e Quadro: i primi due rappresentano infatti le fasce
destinate alla grande distribuzione e che sono utilizzate nella maggior parte
dei sistemi in circolazione, i successivi sono invece destinati a coprire il
mercato professionale delle workstation. Ma quali sono le differenze tra una
scheda video per giocare e una per disegnare? Dal punto di vista architetturale,
nessuna. Stessa GPU di derivazione, stesse frequenze di funzionamento e stesso
tipo di dissipatore del calore; di fatto quindi sono schede identiche, la vera
differenza presente è a livello software: driver ottimizzati in grado
di aumentare le prestazioni in ambiente OpenGL, lasciando da parte il mondo
DirectX destinato ai videogiochi. Per evitare che le schede video sviluppate
per le attività videoludiche vengano utilizzate al posto di quelle destinate
al mondo professionale attraverso una semplice installazione di driver differenti,
i produttori hanno però introdotto un blocco, solitamente e nella maggior
parte dei casi rappresentato da un firmware differente in grado di riconoscere
se sulla macchina sono stati installati i driver corretti.
Una seconda differenza caratterizza le due soluzioni: il prezzo. La serie professionale,
da sempre presenta costi ben più consistenti rispetto a quella “consumer”.
Ma perché questo divario, visto che, di fatto i prodotti sono pressoché
identici? La risposta, anche in questo caso, è da ricercarsi nei driver
che necessitano di continui aggiornamenti e perfezionamenti, per garantire il
massimo delle prestazioni durante le sessioni di lavoro.
Come abbiamo fatto i test
La sessione di testing è stata effettuata su una piattaforma Intel, socket
775, con processore QX6850 affiancato da 2GB di RAM DDR2 da 800 MHz. A completare
il sistema sono presenti una scheda madre prodotta da Gigabyte (modello X38-DQ6)
basata su chipset X38 ed un hard disk Seagate Barracuda 7200 da 400 GB. Per
valutare le performance delle schede, la suite di benchmark, oltre ad impiegare
i PcMark05 e 3DMark06, ha previsto l’utilizzo di Cinebench e SPECviewperf:
se la prima coppia di utility (sviluppate da Futuremark) offrono una valutazione
complessiva del sistema, andando ad analizzare componente per componente, i
restanti due si occupano invece di simulare il funzionamento di normali applicativi
di grafica professionale come 3DStudio Max e Autocad, fornendo così un
risultato relativo alle prestazioni delle schede video basato su scenari di
impiego reali.





