Il test dell’HTC Touch

Settembre 2007 Sempre più lanciata nell’affermazione
del proprio brand dopo un passato da produttore OEM per molti dei principali
marchi di PDA e smartphone, HTC continua aggressivamente a proporre prodotti
innovativi. Questo smartphone, il Touch, è un classico quad band GSM/EDGE
con WiFi b/g e Bluetooth 2.0 e fotocamera 2 Mpixel, ma stupisce soprattutto
per il design molto curato ed essenziale, caratterizzato da dimensioni minime,
cassa dal profilo tondeggiante e finitura nera, “gommosa” sul retro
e lucida sul display. Sono ridotti al minimo anche i soft keys: sul frontale,
oltre al controller a 4 vie, troviamo infatti solo i due classici tasti telefonici,
mentre mancano Start e Ok. Oltre al look attraente, la particolarità
su cui il Touch punta molto per differenziarsi dagli altri smartphone Windows
Mobile è il sistema di controllo Touch Cube che a prima vista ricorda
il sistema di controllo dell’Apple iPhone. Sotto il display è presente
un’apposita estensione dell’area sensibile al tocco. Scorrendo dal
basso verso l’alto con il pollice a partire da questa zona si attiva un’interfaccia
3D che occupa l’intero schermo con poche grandi icone facili da raggiungere.
Sempre con il pollice, ma con un movimento orizzontale, si scorre a destra e
a sinistra per raggiungere le altre due pagine, o, per così dire, per
ruotare il prisma.

Nella prima schermata troviamo le scorciatoie per email, SMS, Internet Explorer,
Attività, Communications Manager e Calendario. A destra passiamo alla
schermata dell’intrattenimento, con le icone Musica, Foto e Video, mentre
a sinistra troviamo la schermata Contatti, le cui foto sono mostrate in una
griglia di 9 miniature; toccandone una accediamo alla schermata dei dettagli
di quel contatto, da cui possiamo scegliere se chiamarlo, oppure inviare un
SMS o un’email. La principale comodità del Touch cube è
di essere sempre subito accessibile: non importa quanto profondamente siamo
“scesi” nelle finestre di Windows: con un semplice gesto torniamo
subito e direttamente alla “superficie”, senza dover chiudere 4
o 5 volte una finestra. Inoltre il suo funzionamento non richiede l’uso
dello stilo. Il problema non trascurabile sta nel fatto che, a differenza di
quanto avviene su iPhone, l’approccio Touch Cube non è pervasivo:
si tratta solo di una sottile “buccia” che ricopre un tradizionale
ambiente Windows Mobile: appena si esce dal touch cube, scegliendo una delle
sue funzioni, ci si ritrova nelle solite applicazioni WM6, dove il pollice in
genere non basta più e occorre armarsi di stilo.

Pro
– Ingombro ridottissimo
– Estetica curata
– Fotocamera valida
– Interessante interfaccia 3D
– MicroSD da 1 GB in dotazione

Contro
– Connettore cuffia proprietario

Caratteristiche tecniche

• Windows Mobile 6 sotto la lente