Il test della Sony HDR-HC3E

Aprile 2007 Questo modello è stato il secondo camcorder di Sony
in alta definizione a essere immesso sul mercato ed ha ottenuto un discreto successo
di vendite anche grazie al prezzo molto competitivo.
Ha un fattore di forma compatto ma con disposizione orizzontale e non verticale
come nella Canon HV10, rispetto alla quale propone inoltre un maggior numero di
funzionalità, come il connettore HDMI o la slitta per un flash aggiuntivo,
ma non dispone di un flash incorporato.

Buona in modalità automatica, funzioni
manuali su touchscreen
Il pubblico di riferimento è l’amatore evoluto, gran parte delle
funzioni sono gestite in automatico e se si vuole entrare in modalità
manuale si deve passare attraverso gli scomodi menu presenti sul touch screen
dello schermo LCD, da 2,7” in formato 16:9.

Come nel caso di Canon il sensore è di tipo CMOS, di una grandezza di
1/3”, mentre lo stabilizzatore delle immagini è elettronico. La
qualità delle riprese è molto buona, l’utilizzo della risoluzione
fino a 1080i permette di ottenere immagini più definite nei dettagli
rispetto alla risoluzione standard.

Positivo il caricamento delle cassette MiniDV dall’alto, mentre è
da sottolineare la buona capacità fotografica di questa videocamera che
è in grado di garantire una risoluzione massima di 2.304×1728 pixel,
più che sufficiente per una foto in formato 10×15 cm.
La HC3 sarà a breve sostituita dalla HC5 e HC7, e si può trovare
nei siti di ecommerce in questi giorni a prezzi attorno ai 1.150 euro.

Pro
– Qualità delle immagini
– Funzionalità aggiuntive
– Presenza connettore HDMI

Contro
– Controlli manuali raggiungibili solo tramite menu
– Stabilizzatore elettronico

Caratteristiche tecniche

• Il primo passo nelle riprese in alta definizione