Supporto per le DirectX 10, architettura a shader unificati e il nuovo processo produttivo a 65 nm le principali innovazioni delle prime schede video post acquisizione di AMD.
Giugno 2007 ATI ha presentato il nuovo chip video su cui saranno sviluppate
tutte le soluzioni che verranno introdotte nel corso del 2007: R600 è il
codice identificativo del rinnovato processore grafico che ha come compito quello
di competere con il chip G80 del rivale nVidia che si trova nelle schede video
GeForce della famiglia 8000. Il nuovo prodotto sarà la base di progettazione
per tutta la famiglia ATI Radeon HD 2000, che presenterà schede non solo
per il mondo desktop ma anche quello mobile; le caratteristiche tecniche di R6xx
sono rappresentate non solo dall’introduzione del nuovo processo produttivo
a 65 nm ripetto ai 90 precedenti (il che consente di avere processori grafici
in grado di operare a frequenze più alte mantenendo temperature nella norma)
ma anche dal supporto delle librerie DirectX 10 utilizzate da Windows Vista.
Non si punta più sul record di prestazioni
La politica scelta questa volta per il lancio della nuova famiglia è
stata fortemente influenzata da AMD, la società che ha assorbito ATI
nel corso della fine 2006 e prevede la presentazione di prodotti più
orientati a una reale richiesta di mercato (prezzo competitivo in primis) piuttosto
che al raggiungimento del massimo delle prestazioni, come è sempre avvenuto
nello scontro tra chip video ATI e nVidia.
La ricerca della qualità, la si ritrova anche nella sigla HD, presente
nel nome di tutti i modelli che saranno lanciati nel 2007, che sta a indicare
il supporto per l’alta definizione: ogni chip video, da quello di fascia
bassa a quello per il mercato “di nicchia” saranno in grado di decodificare
il segnale in 1080p (flusso video a 1.920×1.080 pixel), senza così far
gravare queste operazioni sul processore di sistema. Dal punto di vista architetturale,
in R6xx, sono stati effettuati importanti cambiamenti al fine di rendere questo
processore più efficiente e competitivo: grazie all’esperienza
maturata con lo sviluppo di “Xenos” (la GPU prodotta per Xbox 360)
ATI ha introdotto gli Shader unificati; grazie a questa particolare tecnologia,
Pixel e Vertex shader (unità che si occupano del calcolo, rispettivamente
della superficie e della struttura geometrica che compongono lo scenario 3D)
sono stati unificati al fine di avere un processore in grado di essere maggiormente
duttile e versatile a seconda del tipo di utilizzo.
Layout dalle notevoli dimensioni
Il layout della HD 2900XT prevede un sistema di raffreddamento a doppio slot
che può risultare “problematico” per sistemi di piccole dimensioni.
Questa scheda è sviluppata inoltre per supportare la tecnologia Crossfire
(i connettori presenti sul lato sinistro permettono il collegamento di un bridge
per far comunicare fino a quattro schede contemporaneamente).
Nonostante il sistema di raffreddamento a doppio slot, il calore prodotto da
questa scheda video durante il funzionamento, specialmente sotto stress, è
piuttosto elevato.
La tabella della pagina a fianco riassume le caratteristiche tecniche delle
tre fasce che saranno messe in commercio e che sfrutteranno il nuovo chip R600
sviluppato da ATI. La divisione proposta prevede una fascia per ogni segmento
di mercato: se i modelli con dicitura 2400 sono rivolti alla sezione definita
“entry level” quelli targati 2600 sono indirizzati verso quello
“medio-alto”.
Il modello di punta, appartente alla serie 2900 è ovviamente destinato
al cosìdetto pubblico “enthusiast”. Le differenze tecniche
riguardano, oltre ai quantitativi differenti di memoria (la 2900XT viene equipaggiata
con 512 MB), anche la velocità con cui lavorano GPU e memorie. Ecco,
in dettaglio gli elementi che caratterizzeranno i tre chip video che si troveranno
nelle schede in commercio:
ATI Radeon HD 2400, per contenere il prezzo
Questa serie, destinata alla fascia più ampia del mercato, si propone
come una soluzione in grado di supportare nativamente le DirectX 10, a un prezzo
estremamente competitivo.
La presenza di un chip audio sulla scheda video rende possibile, qualora richiesto,
di sviluppare modelli con connettore HDMI per sistemi dedicati all’Home
entertainment. Si confronta con le schede GeForce 8500 di nVidia. Si troverà
sul mercato sotto i 99 euro.
ATI Radeon HD 2600, la fascia media
I modelli di questa fascia, oltre a supportare la tecnologia Crossfire (grazie
alla quale è possibile sfruttare la potenza di due schede grafiche contemporaneamente),
sono in grado di fare la decodifica del segnale HD 1080p, lasciando così
la CPU libera.
Di fatto questi modelli sono in grado di garantire prestazioni adatte ad un
utilizzo videoludico e risultano adatte anche alla riproduzione di contenuti
multimediali in alta definizione. Si confronta con le schede GeForce 8600 di
nVidia. Si troverà sul mercato a partire da 99 a 199 euro.
ATI Radeon HD 2900, il top di gamma
La serie più elevata racchiude un unico modello, in grado di garantire,
oltre alle funzioni presenti nelle serie 2400 e 2600, prestazioni di alto livello.
Questa soluzione è sviluppata per un utilizzo prettamente videoludico.
Le schede avranno un prezzo sopra i 199 euro.
UVD e AVIVO, come ATI migliora la qualità
video
La sigla HD presente nel nome della nuova famiglia di schede video prodotta
da ATI sta ad indicare la predisposizione di queste schede per l’alta
definizione: in questo senso la società canadese ha sviluppato i modelli
della serie 2000 integrando un componente chiamato UVD (Unified Video Decoder)
un chip, posizionato sulla scheda stessa, dedicato completamente all’encoding.
Questa tecnica, anche se diversamente applicata, era già stata introdotta
nella precedente famiglia sotto il nome di Avivo: nella serie X1000 la GPU era
incaricata di decodificare il flusso video passato dalla CPU, scaricando in
parte quest’ultima.
Con l’avvento di UVD, ATI è in grado di eliminare completamente
il lavoro del processore: il nuovo chip non è in grado solo di decodificare
il segnale in alta definzione, ma anche di leggere direttamente dalla fonte
video, senza interpellare la CPU.
UVD sarà presente su tutte le schede della nuova famiglia e, soprattutto
nelle soluzioni di fascia bassa, che potrebbero essere raffreddate passivamente
e quindi essere silenziose, si presenta come una soluzione ideale per i sistemi
sviluppati per l’home entertainment.
La HD 2900XT viene commercializzata con un adattatore DVI – HDMI utile
per il collegamento di pannelli LCD di ultima generazione al PC: questo piccolo
accessorio è in grado di mantenere la protezione HDCP, necessaria per
la corretta riproduzione di contenuti in Alta definizione protetti (HD-DVD e
Blu-ray). L’adattatore non è però in grado di convogliare
anche il flusso audio (predisposizione che la connessione HDMI supporta nativamente),
per questo motivo, risulta necessario collegare in maniera differente il sistema
di diffusori acustici per riprodurre il suono.
Prima di comprare la HD 2900XT è bene controllare che il proprio alimentatore
presenti le uscite corrette: oltre a risultare necessario l’oramai “classico”
connettore a sei poli per permettere il funzionamento di questa scheda è
necessario disporre anche di una uscita a otto poli che solo alcuni alimentatori
di fascia alta presentano. Qualora non si desideri però fare overclocking
(far funzionare la scheda video a frequenze fuori specifica), la scheda video
ha funzionato correttamente anche se collegata a due connettori a sei poli.
I benchmark a confronto
La sessione di testing ha messo a confronto il nuovo modello
di punta della famiglia ATI Radeon HD 2000 con la 8800 GTS, la scheda video
che, per fascia di prezzo e prestazioni, rappresenta l’antagonista di
HD 2900XT. La prova ha messo in luce un globale vantaggio a favore della nuova
soluzione sviluppata da ATI, che, anche grazie al prezzo di 399 euro, appare
potenzialmente più appetibile al mercato. La differenza di memoria presente
sulle due schede (512 MB sulla 2900XT e 640 MB sulla 8800GTS) permette alla
scheda di NVidia di mantenere le prestazioni costanti, in presenza di filtri
per migliorare la resa della scena 3D (AA e AF), facendo registrare un minor
calo in termini di frame per secondo.
| ATI Radeon HD 2900XT | nVidia 8800 GTS | |
| 3D Mark05 1.024×768: | 14.343 | 12.326 |
| 3D Mark05 1024×768 AA 4x AF 8x: | 12.953 | 11.983 |
| PREY 1.024×768 [FPS]: | 135,9 | 125,5 |
| PREY 1.024×768 AA 4x AF 8x [FPS]: | 126,7 | 118,5 |
| Prezzo euro (IVA inclusa): | 399 | 469 |
Utilizzo consigliato
Per chi è alla ricerca di una scheda video in grado di supportare le
DirectX 10 e garantire prestazioni di alto livello
Pro
– Prezzo versione fascia alta sotto la media
– Qualità video
Contro
– Calore prodotto
– Ingombri notevoli
Caratteristiche tecniche
Produttore: Sapphire
Modello: Radeon HD 2900XT
Chip: ATI R600
Socket: PCI Express
Memorie supportate: 512 MB DDR3
| ATI Radeon HD 2400 | ATI Radeon HD 2600 | ATI Radeon HD 2900 | |
| Velocità clock [MHz]: | 525-700 | 600-800 | 742 |
| Quantità memoria [MB]: | 128/256 | 256 | 512 |
| Tipo memoria: | DDR3/DDR2 | DDR3/DDR2 | DDR3 |
| Interfaccia di memoria: | 64 bit | 128 bit | 512 bit |
| Velocità memoria [MHz]: | 400-800 | 400-1100 | 828 |
| Processo produttivo: | 65 nm | 65 nm | 80 nm |
| Uscite disponibili: | VGA – DVI [adattatore HDMI] | VGA – DVI [adattatore HDMI] | VGA – DVI [adattatore HDMI] |





