Il tessile si riprende con l’innovazione

In un intervento il presidente di Bogosesia, marchio storico del settore, spinge le imprese verso le nuove tecnologie

Primo a tremare sotto i colpi del basso costo della manodopera cinese, il
tessile sta riprendendo fiato grazie anche all’innovazione. Secondo i dati del
centro studi Smi-Ati (federazione imprese tessili e moda italiane) le stime
preliminari relative al 2006 mettono in evidenza il primo dato positivo del
fatturato (+1,4%) dopo un quinquiennio. Anzi, all’interno della filiera
tessile-moda, proprio alcuni comparti della tessitura, in partiolare le attività
seriche e quelle laniere, sono state le prime (assieme al comparto della
nobilitazione tessile) a mostrare già nei primi mesi del 2006 segnali di una
inversione di tendenza rispetto al lungo periodo recessivo dei primi anni
2000.



Eccellente il dato relativo all’export
asiatico

dove le aziende italiane sono cresciute del 4,8%assorbendo il 17,3% delle vendite estere totali dei tessuti made in Italy. Segnali positivi che fanno ben sperare e che Roberto Bini, presidente di Borgosesia, uno dei marchi storici del tessile italiano, in un intervento su “Finanza & mercati” non esita ad attribuire anche all’innovazione che ha attraversato il settore. “La diffusione di nuove tecnologie – osserva Bini – assicura l’apertura a mercati finora poco esplorati grazie anche a collaborazioni e partnership in un settore tradizionalmente restio alla sperimentazione di azioni di partenariato”.


Purtroppo il livello di frammentazione rende difficile “l’adozione di un approccio concertato nei confronti della ricerca e dell’innovazione”. Un problema non da poco visto che innovative tecnologie permettono applicazioni
tessili
finora impensate e quindi è sempre più importante che anche le Pmi vengano incoraggiate a innovare”
. tecnologia know-how, maggiore rapidità nella catena di approvvigionamento e capacità rapida di risposta sono, secondo Bini, gli elementi che hanno permesso al tessile di ribattere i colpi che arrivavano dalla Cina. Di questi l’innovazione è l’elemento fondamentale tanto ch, secondo Bini,”l’innovazione è necessaria affinché
l’industria europea resti competitiva: la concorrenza asiatica ed europea, e le
esigenze dei clienti, ci impongono di innovare
.

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