Una ricerca di Logica Cmg rivela che buona parte dei guasti che si verificano all’interno delle infrastrutture It aziendali è da ricondursi a inadeguate procedure di testing in occasione degli aggiornamenti.
28 Aprile 2003 Mai fidarsi ciecamente degli aggiornamenti implementati nel proprio sistema informatico. Questo è il monito in arrivo da LogicaCmg, società di servizi It secondo cui una parte rilevante dei guasti che mandano in tilt i sistemi informatici aziendali sarebbe una diretta conseguenza delle scarse verifiche degli upgrade effettuati.
Lo studio, condotto da LogicaCmg su un campione di aziende di servizi finanziari e della Pubblica Amministrazione, avverte dunque sui rischi cui va incontro chi non effettua test adeguati, per qualità e quantità, su nuovi sistemi e aggiornamenti implementati nella propria infrastruttura It: circa un terzo dei problemi registrati negli ultimi due anni sarebbero stati causati proprio da tali mancanze. Solo l’11 % delle aziende britanniche dichiara di sottoporre a test i propri sistemi, che rimangono comunque altamente vulnerabili poiché tali procedure sono limitate unicamente alla fase di aggiornamento. Il 40 % degli intervistati dichiara che alle verifiche degli upgrade sono dedicate risorse interne minime, mentre il 38 % sostiene che le alte sfere dell’azienda non hanno ancora compreso il rischio, in termini finanziari, di attività di testing inadeguate. Secondo Jon McKellar, direttore associato della divisione managed testing sales di LogicaCmg, è inaccettabile che, ritenendo il testing un’attività non essenziale, si continui ad utilizzare il cliente come banco di prova di un sistema.
Ancora di più se si considera l’alta configurabilità di prodotti come Sap, ricco di aggiornamenti, e l’estrema complessità dei più moderni sistemi It. “Gli upgrade facili”, dichiara McKellar, “non esistono”. Secondo LogicaCmg sarebbe dunque opportuno che le aziende allocassero almeno il 20 % di project time e budget per il testing dei sistemi nella prima fase di sviluppo, per scongiurare il rischio di successive, costose riparazioni.





