Il profit per employee e la vocazione a esserci

Tutti a guardare il Ppe, ma conta anche quanto e che lavoro si dà.

È rimbalzata anche da questa parte dell’oceano la piccola ma significativa ricerca che ha fatto il blog di Pingdom sulla redditività dei dipendenti delle maggiori società It statunitensi.
Trovate i dati e i commenti qui.
Quelli di Pingdom hanno messo assieme i dati desunti da Yahoo Finance e Google Finance per scoprire (meglio: avere ulteriore conferma) che gli ultimi due anni per Apple in fatto di rendimento sono stati esplosivi.
Meglio: lo sono stati per i detentori del suo capitale. La macchina della Mela, infatti, ha pressoché triplicato la loro ricchezza intrinseca, se è vero che il profitto per dipendente è passato dai 151mila dollari del 2008 ai quasi 420mila di fine 2010.

Nel contempo i dipendenti di Apple sono cresciuti, ma proporzionalmente meno, passando da 32mila a 46mila. Praticamente tutte le grandi società It censite registrano nei due anni un aumento dei dipendenti, tranne Microsoft, che passa da 91mila a 89mila ed è in terza posizione nella classifica di rendimento per dipendente (con oltre 244mila dollari, dietro a Google, seconda con 336mila dollari e rotti) e Yahoo, ferma a 13.600 (ma più redditizi: quasi 89mila dollari contro i 31mila di due anni fa).

Un discorso a parte lo meritano i due big del lavoro It: Ibm e Hp. Insieme, stando ai dati raccolti, hanno a ruolo poco meno di 800mila persone. Impensabile che gli economics possano essere simili a quelli di Apple. Le due società si devono “accontentare” di un rate, rispettivamente, di oltre 34mila e 28mila dollari.

Il punto, a nostro parere, è proprio quello del lavoro It. Chiaro che non stiamo parlando di enti benefici, ma di corporation. Che però, con questi dati, fanno trasudare anche il loro genoma. Stiamo parlando, infatti, di due fra le più longeve società americane, anche al di fuori del comparto It, che sono a capo di un indotto notevole. E non possono essere società che crescono con la velocità delle piante a primavera, ma che sanno, come i latini, che natura non facit saltus.

Il loro monte dipendenti, che certamente deriva anche dalle acquisizioni, va confrontato proprio con questa duratura vocazione a esserci. Che, anche se vecchia, ci pare sempre essere la migliore garanzia per pianificare e realizzare qualsivoglia crescita, foss’anche contenuta.

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