L’osservatorio dell’ateneo milanese fa il punto sulle tecnologie senza fili. Tutto ok tranne per i responsabili dei sistemi informativi
Le tecnologie mobili e senza fili prendono piede nelle aziende italiane offrendo vantaggi tangibili e sempre più spesso monetizzabili. Con questo sintetico giudizio l’osservatorio sul mobile & wireless del Politecnico di Milano promuove le nuove tecnologie che permettono la mobilità dei dipendenti che si diffondono nonostante i maggiori freni arrivino proprio da coloro che dovrebbero promuoverle: i responsabili dei sistemi informativi.
Tra le principali evidenze dell’indagine – condotta sul campo e basata sul confronto con oltre 250 imprese ed enti pubblici (appartenenti ai seguenti settori merceologici: banche, grocery, farmaceutico, sanità e utility), per oltre mille applicazioni – c’ è la conferma del ruolo innovativo delle tecnologie di M&W. Chi le ha adottate, tocca con mano le possibilità attuali e potenziali che vanno, dall’automazione di specifiche attività sino alla riconfigurazione di interi processi e a nuove modalità di interazione con clienti e fornitori.
Secondo l’osservatorio la tangibilità dei benefici delle applicazioni esiste sia in termini di performance misurabili (ricavi, parametri di servizio ai clienti, qualità dei processi, produttività), utili a confermare un ritorno dell’investimento rapido e consistente; sia in termini di benefici d’altro tipo (qualità e velocità dell’informazione, facilitazione delle attività di pianificazione e controllo, immagine), non subito misurabili, ma comunque concorrenti al vantaggio competitivo nel medio-lungo termine.
I top manager sono forti sostenitori del M&W, affiancati in questo da chi ha responsabilità di business che, sulla spinta degli obiettivi da raggiungere (volumi di vendita, efficienza di gestione delle reti commerciali, risposta alla clientela) è tra i più disposti a rischiare per innovare. Il freno però si trova dove meno te lo aspetti.
I responsabili dei sistemi informativi svolgono talvolta un ruolo marginale, se non addirittura di freno. Il più delle volte sono chiamati in causa per approfondimenti tecnologici o di fattibilità di idee avanzate dai manager con responsabilità di business; e in pochi casi svolgono quel ruolo di proposta che sarebbe naturale attendersi da loro.
Nei prossimi giorni pubblicheremo su www.distrettopmi.it alcune case study presentate nell’indagine dell’ateneo milanese.





