Il pinguino alla Corte dei conti

L’organismo di controllo sugli atti pubblici fa un uso convinto di Linux (quello di Red Hat).

Per Leandro Gelasi, responsabile della Corte dei conti, Area Sistemi, Network e Centro Unico dei Servizi l’uso di Linux garantisce prestazioni e affidabilità senza appesantire il ì bilancio economico.

Per questo motivo la Corte dei conti utilizza Red Hat Enterprise Linux come piattaforma server in collegamento con le soluzioni Oracle.

Nello specifico, su Red Hat Enterprise Linux sono stati realizzati il Sisp (sistema integrato Sezioni e Procure), il Sirtel (sistema di rendicontazione telematica degli Enti Locali), una Proxy Farm basata su Squid (3 server bilanciati con Rhel), una Db farm e As farm per la centralizzazione dei database e degli application server, altri servizi di rilevanza istituzionale, e sempre su Rhel viene utilizzata la Oracle Collaboration Suite per sistemi di posta e workgroup.

In totale sono circa 40 i server, più alcune macchine virtuali, basati su tecnologia Red Hat. Si tratta per la maggior parte di blade server Hp nei modelli Bl20g3 e Bl20g2, con 8 e 4 Gb di Ram. Altre installazioni sono su blade di Fujitsu Siemens.

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