Il Piemonte punta sull’innovazione tecnologica

Informatica, internet, reti digitali: la Regione entra in campo per sostenere gli investimenti high-tech delle Pmi. L’ingente fondo stanziato, pari a 15 milioni di euro, rende altamente probabile l’accesso ai finanziamenti

Il 21 novembre 2008 è stato pubblicato, sui siti della Regione Piemonte (www.regione.piemonte.it/industria/fondi_ 07_13/index.htm e www.regione.piemonte.it/innovazione), il bando, approvato con determinazione dirigenziale 18 novembre 2008 n. 228 del Responsabile della Direzione regionale Innovazione, ricerca e università, riguardante l’attività 3.1 “Servizi informatici innovativi” inserita nell’Asse 1 “Innovazione e transizione produttiva” del Programma operativo regionale (Por) Competitività regionale e occupazione (Cro) Fesr 2007-2013.


L’obiettivo generale del bando in esame è di sostenere e rafforzare l’offerta di servizi informatici da parte di piccole e medie imprese, finalizzati all’efficienza nei metodi di produzione e di organizzazione delle funzioni aziendali.


Lo scopo, più in particolare, è di agevolare la realizzazione di prodotti e/o servizi informatici innovativi per le imprese, basati sull’utilizzo di internet, che rispondano ai reali bisogni delle imprese utilizzatrici e che ne incrementino l’efficienza e la produttività.


Tali finalità vengono perseguite mediante il sostegno finanziario a iniziative mirate all’introduzione di innovazioni di prodotto, di processo, nei servizi, nelle soluzioni, che corrispondano alla definizione di “Innovazione” (Sezione A) e non siano riconducibili ad attività di sviluppo sperimentale o che consistano, invece, in vere e proprie attività di “Sviluppo sperimentale” (Sezione B).


Le iniziative ammissibili, comuni alle due sezioni, sono raggruppate in cinque linee d’intervento e sono entrambe focalizzate sull’innovazione nei processi produttivi, nelle relazioni tra produttori/clienti/fornitori e nella creazione di nuovi prodotti e servizi generati dall’utilizzo delle Tic.


Le attività e le funzioni relative alla gestione della dotazione finanziaria e del procedimento di concessione, erogazione ed eventuale revoca del contributo del bando in esame sono affidate dalla Regione Piemonte a Finpiemonte Spa.


IN SINTESI


























BENEFICIARI



Pmi identificate dagli specifici codici Ateco 2007 che esercitano attività finalizzata alla produzione di beni e/o servizi informatici e che intendono sviluppare prodotti e/o servizi innovativi basati sull’utilizzo di internet



ATTIVITÀ AGEVOLABILI



Sviluppo e creazione di: soluzione e servizi informatici; applicazioni interattive e video ludici;


contenuti distribuibili su reti digitali



SPESE AMMISSIBILI



Servizi di consulenza specialistica, servizi assimilabili all’acquisizione di potenza di calcolo strumentale allo sviluppo dei prodotti o servizi, acquisto di software, hardware e apparati di comunicazione, spese di personale, spese per acquisizione di diritti di proprietà



AGEVOLAZIONE



Contributo in conto capitale, a fondo perduto, in misura variabile, in funzione dell’entità del progetto e delle diverse tipologie di investimenti



PROCEDURA



Le domande di ammissione sono presentate in modalità telematica.


Dette domande possono essere presentate dalle ore 9,00 del 2 dicembre 2008 alle ore 24,00 del 30 gennaio 2009



Beneficiari
Possono presentare la domanda di contributo le Pmi, rientranti nella definizione comunitaria, e loro raggruppamenti, identificate dai codici 58, 59, 60, 61, 62, 63 (Ateco 2007) risultanti dal certificato della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura alla data di presentazione della domanda, con riferimento al codice primario dell’unità produttiva \dove si realizza l’intervento, che


esercitano attività finalizzata alla produzione di beni e/o servizi informatici e che intendono sviluppare prodotti e/o servizi innovativi basati sull’utilizzo di internet.


Sono, invece, esclusi i soggetti che ricadono nell’ambito degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà (Guue C 244 del 1° ottobre 2004).


L’impresa o il raggruppamento di imprese può presentare una sola proposta progettuale su una sola linea di intervento, nell’ambito di una delle due sezioni indicate nel bando, e quindi un’unica domanda di finanziamento.


Ove l’impresa o il raggruppamento di imprese presentino più domande di finanziamento, viene presa in considerazione, ai fini dell’istruttoria, la prima domanda presentata in ordine cronologico, con esclusione di tutte le altre domande successivamente presentate.


Nel caso in cui l’impresa facente parte di un raggruppamento temporaneo di imprese già costituito, e/o promissaria mandante/mandataria di un costituendo raggruppamento temporaneo di imprese, presenti più domande di finanziamento, viene presa in considerazione, ai fini dell’istruttoria, unicamente la prima domanda presentata in ordine cronologico dall’impresa medesima nell’ambito del già costituito e/o costituendo raggruppamento temporaneo di imprese, e tutte le altre domande presentate, sia anteriormente che successivamente, sono escluse dal processo di selezione.


Nel caso in cui la domanda di finanziamento è presentata da un consorzio, questo deve essersi costituito precedentemente alla data di approvazione del bando da parte della Regione e deve essere il beneficiario esclusivo dell’aiuto.


Per la Sezione A) “Innovazione”, le iniziative ammissibili a contributo devono essere realizzate in unità locali dell’impresa beneficiaria ubicate nel territorio della Regione Piemonte risultanti dal certificato Cciaa alla data di presentazione della domanda.


Per la Sezione B) “Sviluppo sperimentale”, i progetti, per la parte ammessa al contributo, devono essere realizzati in misura prevalente in una sede aziendale regolarmente censita presso la Cciaa e localizzata nel territorio della Regione Piemonte.


Nel caso di raggruppamenti di imprese, in forma di Ats o forme contrattuali analoghe o di consorzio, parte del progetto proposto a finanziamento può essere realizzato, in misura comunque non superiore al 40% dei costi ammissibili, in sedi aziendali o unità operative o presso centri od organismi di ricerca localizzati al di fuori del Piemonte, ma tale parte di progetto non può beneficiare del contributo previsto dal bando in esame.


Relativamente ai progetti realizzati parzialmente anche al di fuori del territorio del Piemonte, si precisa nel bando che l’istruttoria del progetto proposto a finanziamento, la verifica amministrativa, tecnica ed economica finale, nonché le verifiche, i controlli e il monitoraggio saranno effettuati con riferimento al progetto complessivo proposto e realizzato, compresa dunque la parte realizzata al di fuori del territorio del Piemonte, ancorché non finanziata con le risorse del bando in esame.


L’entità degli aiuti da concedere, a valere sulle risorse del bando, sarà quindi determinata con esclusivo riferimento alla parte del progetto realizzato all’interno del territorio regionale.


Obblighi del beneficiario. Il beneficiario, per il periodo di tempo corrispondente alla vita utile del prodotto, servizio o soluzione informatica, deve eseguire una corretta manutenzione della stessa, assicurandone le migliori condizioni d’esercizio e avendo cura di attuare i necessari aggiornamenti.


Il beneficiario, nei 5 anni successivi alla completa realizzazione del progetto di investimento innovativo, non può alienare, cedere a qualunque titolo, distogliere dall’uso originario, i beni acquistati nell’ambito del progetto che ha beneficiato del contributo, apportare modifiche sostanziali al progetto agevolato che ne alterino la natura o le modalità di esecuzione, o che procurino un vantaggio indebito a un’impresa o a un ente pubblico, cessare o trasferire al di fuori del territorio della Regione Piemonte l’attività produttiva.


Il progetto si intende completamente realizzato alla data di erogazione della quota a saldo del contributo pubblico spettante all’impresa beneficiaria.


SCHEDA DI VALUTAZIONE






















DIFFICOLTÀ



La compilazione della domanda non presenta particolari problemi in quanto si avvale di uno specifico “Manuale utente”



TEMPI



Il termine per completare l’attività di istruttoria, nonché per informare il beneficiario è indicato in 90 giorni. Dopo l’adozione del provvedimento di concessione del contributo, il beneficiario dispone di 24 mesi per realizzare l’intervento



COSTI



Eventuali costi derivano dalla necessità di avvalersi di una o più figure professionali qualificate per l’allestimento dei progetti relativi alle diverse linee d’intervento



PROBABILITÀ



Le probabilità di accedere all’agevolazione


sono buone per le risorse


disponibili, ammontanti a 15


milioni di euro



IN DETTAGLIO














NORMATIVA



Dm Map 18 aprile 2005; Reg. (Ce) 15 dicembre 2006 n. 1998; Det.


Dir. 18 novembre 2008 n. 228



MODULISTICA E INFORMAZIONI




  • Regione Piemonte:


www.regione.piemonte.it/industria/ fondi_07_13/index.htm www.regione.piemonte.it /innovazione bandi-ict@regione.piemonte.it



  • Finpiemonte Spa:


www.finpiemonte.it



Le definizioni


L’innovazione
Per “innovazione” si intende l’introduzione di un prodotto, di un processo, di un servizio o di una soluzione che siano nuovi o significativamente migliorati rispetto alle attuali caratteristiche o usi dell’impresa, inclusi miglioramenti significativi nelle caratteristiche tecniche, nei componenti e materiali, software compreso, nella praticità per l’utente o in altre caratteristiche funzionali.


Tale innovazione può utilizzare nuove conoscenze o tecnologie o può essere basata su nuovi usi o su combinazioni di conoscenze e tecnologie già esistenti.


In particolare:



  • possono considerarsi miglioramenti significativi di prodotti esistenti i cambiamenti dei materiali, dei componenti o di altre caratteristiche che ne migliorano le prestazioni;



  • l’innovazione nel campo dei servizi comprende miglioramenti significativi nelle modalità di fornitura degli stessi; ad esempio in termini di efficienza e velocità, l’aggiunta di nuove funzioni o caratteristiche di servizi esistenti e, naturalmente, l’introduzione di nuovi servizi;



  • l’innovazione di processo consiste nell’applicazione di un metodo di produzione o di distribuzione nuovo o sensibilmente migliorato, inclusi cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature e/o nel software.


Non costituiscono innovazione i cambiamenti o miglioramenti minori, l’aumento delle capacità di produzione o di servizio attraverso l’aggiunta di sistemi di fabbricazione o di sistemi logistici che siano molto simili a quelli già in uso, la cessazione dell’utilizzazione di un processo, la mera sostituzione o estensione dell’impianto, i cambiamenti derivanti puramente da cambiamenti di prezzo dei fattori, la produzione personalizzata, le normali modifiche stagionali o altri cambiamenti ciclici, la commercializzazione di prodotti nuovi o sensibilmente migliorati. In ogni caso, i miglioramenti di routine o gli aggiornamenti regolari a base stagionale non possono essere considerati innovazione.


Lo sviluppo sperimentale
Per “sviluppo sperimentale” si intende l’acquisizione, la combinazione, la strutturazione e l’utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e altro, allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati. Può trattarsi anche di altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi.


Tali attività possono comprendere l’elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, purché non siano destinati a uso commerciale. Sono, inoltre, ammissibili aiuti alla produzione e al collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non possano essere impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.


Lo sviluppo sperimentale non comprende, tuttavia, le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.


Attività agevolabili
Sono considerati ammissibili le seguenti comuni linee di intervento:


1. creazione di prodotti e servizi informatici basati sul modello SaaS (Software as a Service) e in particolare soluzioni e servizi informatici per:


a) la gestione dei processi produttivi basati sull’erogazione di servizi attraverso internet conformi a tipologie di servizio tipiche del modello SaaS;


b) l’erogazione di applicazioni sotto forma di servizi SaaS, ovvero sistemi abilitanti tipologie di servizio tipiche del modello cloud computing;


2. creazione di soluzioni e servizi volti alla creazione e/o all’utilizzo di ambienti tridimensionali che, più in dettaglio, riguardano soluzioni e servizi volti alla creazione e/o all’utilizzo di ambienti tridimensionali per:


a) la simulazione di pratiche di prevenzione e gestione degli incidenti e delle situazioni critiche, ad esempio all’interno di impianti industriali con catene produttive ad elevata rischiosità;


b) la simulazione di pratiche eco-efficienti in contesti produttivi;


c) la cura e la prevenzione di patologie e il supporto alle disabilità;


d) la valorizzazione dei beni culturali;


3. creazione di soluzioni e servizi informatici basati su internet e con l’obiettivo di migliorare l’ecoefficienza e promuovere condotte eco-sostenibili (Green Web). Si tratta più in dettaglio di soluzioni e servizi:


a) per la gestione di apparati intelligenti, muniti di sensori che, collegati tra loro, possano trasmettere informazioni sul loro consumo energetico, permettendo dunque di essere controllati e gestiti da remoto;


b) che facilitino la pubblicazione e aggreghino i dati sull’impatto ambientale online, al fine di monitorare sia il singolo che la collettività e adottare condotte ecoefficienti;


4. creazione di soluzioni e servizi volti alla creazione di applicazioni interattive e/o software video ludici (video-giochi) per l’apprendimento e l’informazione, oltre che per l’intrattenimento, preferibilmente basati sull’utilizzo di internet e su piattaforme aperte che permettano la partecipazione degli utenti allo sviluppo e facilitino la condivisione dei contenuti.


Più in dettaglio si tratta della creazione di applicazioni interattive e/o software video ludici:


a) utilizzabili a fini educativi, terapeutici e di comunicazione pubblica;


b) basati su piattaforme alternative e/o su tecnologie aperte;


c) multi-piattaforma;


d) per applicazioni industriali;


e) per la pianificazione territoriale e la progettazione partecipativa;


5. creazione di prodotti e/o servizi orientati alla progettazione, sviluppo e distribuzione di nuovi contenuti su reti digitali (reti Ip). Si tratta più in dettaglio di prodotti e/o servizi informatici:


a) per la gestione del processo di distribuzione di contenuti digitali su differenti piattaforme tecnologiche e differenti media;


b) per la gestione dei diritti di proprietà intellettuale applicati a contenuti digitali, con particolare riferimento alla loro gestione condivisa e collettiva, secondo il modello delle licenze creative commons;


c) finalizzati a favorire il processo di digitalizzazione, di archiviazione e di messa a disposizione di contenuti;


d) per la creazione, distribuzione e condivisione di contenuti multimediali basati su software free/open source.


Spese ammissibili
Sono ammissibili le spese, al netto dell’Iva, dei progetti avviati dopo la presentazione della domanda.


In particolare, le tipologie di spese ammissibili e i relativi limiti di contributo per la sezione A) “Innovazione” sono riassunte nella tabella sottoriportata, mentre per quelle non ammissibili si rimanda alla lettura del bando in esame.


Per le tipologie di spese ammissibili per la sezione B) “Sviluppo sperimentale”, sono ammessi i costi relativi al personale, alle strumentazioni e attrezzature impiegate nella misura e per il periodo in cui sono utilizzate per il progetto di ricerca, i costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, i costi di servizi di consulenza ed equivalenti utilizzati, esclusivamente, ai fini dell’attività di ricerca, le spese generali supplementari direttamente imputabili al progetto di ricerca, gli altri costi, inclusi quelli dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, sostenuti direttamente per effetto dell’attività di ricerca, i costi connessi con l’ottenimento e la validazione di brevetti e di altri diritti di proprietà industriale.


Per entrambe le sezioni A) e B), le modalità e i criteri per la determinazione, l’imputazione e la rendicontazione dei costi ammissibili sono pubblicati sul sito internet della Direzione regionale attività produttive (www.regione.piemonte.it/industria), della Direzione regionale innovazione, ricerca e università (www.regione.piemonte.it/innovazione) e di Finpiemonte Spa (www.finpiemonte.it).


Per la sezione A) “Innovazione”, il contributo non è cumulabile con qualsiasi altra forma di aiuto di Stato per gli stessi costi ammissibili, mentre per la sezione B) “Sviluppo sperimentale” il contributo è alternativo a qualsiasi altra agevolazione contributiva o finanziaria prevista da leggi statali, regionali o provinciali.


Questo ultimo è, tuttavia, cumulabile con le agevolazioni fiscali (crediti d’imposta) concesse a sostegno degli investimenti in R&S, purché l’ammontare totale di entrambe le agevolazioni non superi il costo totale del progetto.


Il contributo è altresì cumulabile, entro le intensità d’aiuto massime previste in tema di aiuti di Stato alla ricerca & sviluppo dalla Commissione europea, con le agevolazioni concesse a valere sul fondo di garanzia di cui all’art. 2-c.100-lettera a) della legge 23 dicembre 1996 n. 662, nonché su fondi di garanzia finanziati dalla Regione.


Il contributo non è cumulabile con il sostegno de minimis a favore delle stesse spese ammissibili onde evitare che vengano eluse le intensità massime di aiuto stabilite nel bando in esame.


Le risorse finanziarie
Il bando ha una dotazione complessiva di 15.900.000 euro, ripartiti equamente tra la Sezione A) “Innovazione” e la Sezione B) “Sviluppo sperimentale”.


Le risorse programmate per una delle sezioni del bando che, a seguito dell’approvazione della graduatoria dei progetti ammissibili della sezione medesima, dovessero risultare eventualmente inutilizzate, potranno essere destinate per finanziare progetti ammissibili collocati nella graduatoria dell’altra sezione del bando in esame, ma non finanziati per esaurimento delle risorse inizialmente previste.


Agevolazione
Per la tipologia di investimenti rientranti nella Sezione A) “Innovazioni”, l’investimento minimo ammissibile previsto per il progetto non deve essere inferiore a 100.000 euro.


I relativi contributi a fondo perduto, erogati in due soluzioni, sono concessi secondo il regime comunitario de minimis per un importo non superiore ai 200.000 euro, che non può eccedere detto massimale di e nei limiti delle possibilità del beneficiario a ricevere aiuti de minimis (200.000 euro nel triennio precedente la concessione dell’agevolazione).


In ogni caso, il contributo al progetto, presentato da un’associazione temporanea di imprese, sempre nel rispetto del massimale de minimis per singolo beneficiario, non dovrà essere superiore a 500.000 euro.


Per la tipologia di investimenti rientranti nella Sezione B) “Sviluppo sperimentale”, il contributo a fondo perduto, erogato in due soluzioni, non può eccedere 800.000 euro e, comunque, entro i seguenti massimali di aiuto:


– piccole imprese (Pi): 45% dei costi ammissibili;


– medie imprese (Mi): 35% dei costi ammissibili.


Una maggiorazione di 15 punti percentuali dei suddetti massimali di aiuto può essere applicata nel caso in cui il progetto comporti collaborazione effettiva fra almeno due imprese indipendenti l’una dall’altra.


Si ritiene che esista una siffatta collaborazione quando nessuna impresa debba sostenere da sola più del 70% dei costi ammissibili del progetto di collaborazione.


A tal fine, il subappalto non è considerato come una collaborazione effettiva.


Innovazione: spese ammesse e limiti di contributo

















































Tipologia di spesa ammissibile



Percentuale di contributo concedibile sul totale delle spese ammissibili



1. Servizi di consulenza specialistica finalizzati allo sviluppo e all’adozione di tecnologie Ict



50%



2. Servizi assimilabili all’acquisizione di potenza di calcolo strumentale allo sviluppo dei prodotti


o servizi



50%



3. Acquisto di software, hardware e apparati di comunicazione



15%



4. Spese di personale



60%



5. Spese per acquisizione di diritti di proprietà intellettuale e per il loro mantenimento



20%



6. Contratti di collaborazione con atenei e altri organismi di ricerca



70%



7. Spese di viaggio *



10%



8. Spese generali



5%



9. Altri costi (beni di consumo, materiali, ecc.)



5%



* I costi ammissibili sostenuti per tale voce devono essere direttamente e strettamente connessi al progetto proposto a finanziamento



Procedura


Presentazione delle domande
Le domande di ammissione al contributo sono presentate in modalità telematica, con successiva conferma in formato cartaceo, tramite il sito www.regione.piemonte.it/industria.


Entro 5 giorni lavorativi successivi all’invio telematico, le domande dovranno essere confermate da originale cartaceo, completo degli allegati obbligatori, inviato, tramite raccomandata a.r. o corriere espresso, a:


Finpiemonte Spa


Galleria San Federico, 54


10121 Torino


Le domande di ammissione a contributo possono essere presentate dalle ore 9,00 del 2 dicembre 2008 alle ore 24,00 del 30 gennaio 2009.


Per compilare correttamente la domanda è possibile scaricare dal suddetto sito il “Manuale utente”, che contiene anche tutte le indicazioni necessarie per effettuare la procedura di accreditamento e di georeferenziazione dell’intervento nel sistema geografico regionale:


gli utenti, previo accreditamento, sono, infatti, tenuti ad inserire le coordinate geografiche dell’intervento e i dati principali dell’impresa proponente.


Valutazione delle domande.


La procedura di istruttoria delle domande e di selezione dei progetti è di tipo valutativo a graduatoria.


In particolare, Finpiemonte procede alla verifica dei requisiti di ricevibilità della domanda (presentazione della domanda di contributo nei termini e nelle forme prescritte dal bando, completezza e regolarità della domanda) e, nel caso di esito positivo, procede, avvalendosi di un apposito nucleo di valutazione, alla verifica di ammissibilità e alla valutazione tecnico-finanziaria.


Se detta verifica si conclude favorevolmente, il progetto è sottoposto alla valutazione di merito, da parte di Finpiemonte, mediante il nucleo di valutazione, che opera sulla base dei criteri indicati nel bando (qualità tecnico/scientifica del progetto, inclusa la sua sostenibilità organizzativa e funzionale, ricadute e impatti attesi, sul beneficiario e sul sistema, coerenti con la finalità della misura quali mantenimento o incremento di quote di mercato, rafforzamento e sviluppo di cluster o filiere innovative), cui spetta di stabilire la quota di finanziamento per ciascun progetto, che abbia superato positivamente le verifiche e le valutazioni previste nella fase istruttoria, e definire la graduatoria finale del bando.


Sono ammesse al contributo le imprese che, in base al punteggio ottenuto, siano collocate in graduatoria in posizione utile rispetto alla dotazione finanziaria del bando.


Le restanti imprese ammissibili, ma non finanziabili per mancanza di risorse, potranno essere finanziate successivamente, in base alla loro posizione in graduatoria, qualora si rendano disponibili risorse per effetto di revoche, rinunce di contributi concessi o a seguito di integrazione della dotazione finanziaria del bando.


(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti&Credito, Novecento media)

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