Il pc si «veste» per tornare al centro delle scene

Stretto dalla commoditizzazione, il personal computer sta cambiando volto proponendo il valore aggiunto dei servizi e della gestione. Tra i produttori che più ci credono c’è Hp

Considerato ormai da tempo la commodity per eccellenza, il pc vuole riprendere posto al centro dell’It aziendale. Complici di questa operazione troviamo, da un lato, la pura tecnologia (come l’architettura vPro, si veda il box sotto) e, dall’altro, un fiorire di proposte da parte dei vendor che arrichiscono quella pura tecnologia (standard) con valore aggiunto proprio, generalmente di tipo “gestionale”.


I produttori stanno sfornando anche un set di servizi di corredo che può comprendere, oltre al supporto delle tradizionali forme di garanzia, anche formazione, sicurezza e chi più ne ha più ne metta. Asset, questi, che potrebbero rivelarsi interessanti per quelle realtà che non vogliono dedicare troppe rirorse nella gestione “di base” del parco client. Questa ricetta dovrebbe aiutare i produttori a guadagnare di più, in un contesto che vede crescere sì il puro hardware, ma con prezzi che continuano a scendere. In proposito, Gartner sostiene che il mercato mondiale dei pc raggiungerà 233,7 milioni di unità vendute nel 2006, con un incremento del 10,5% rispetto al 2005. Il fatturato però risulterebbe in calo del 2,5% a 198,3 miliardi di dollari.


Del fatto che il pc stia trasformando i propri connotati è convinto anche Gianfranco Lanci, presidente di Acer che, nel nostro paese, è il terzo produttore per quanto riguarda i desktop business (e il secondo in assoluto, i dati sono di Context). Secondo Lanci il settore dei pc è ormai un mercato maturo e si è assistito a un evidente fenomeno di erosione dei prezzi.


Ma non solo, Lanci si sofferma su un’interessante tendenza che vede il pc passare da un compito general purpose, adatto a tutte le situazioni, a uno “application based”. Non più (solo) potenza, quindi. I dispositivi “application based”, nuovi form factor e connettività a 360 gradi, saranno secondo Acer gli elementi differenzianti in un mercato che vedrà un ulteriore consolidamento.


A riportare il pc al centro delle scene ci sta pensando soprattutto Hp, che in Italia è il numero uno del settore (i dati sono sempre di Context). Il messaggio, sintetizzato con lo slogan “Taking care of business”, vuole dire in sostanza che senza il pc non si fa nulla. Il motto ha dato il titolo a una recente presentazione di nuovi prodotti che animano il portafoglio Total Care, ossia il nuovo approccio mondiale (c’è anche in Italia) sotto il quale sono raccolti tutti i servizi Hp per i personal computer.


Le novità del produttore offrono un buon esempio di come il pc si stia trasformando, rivestendosi sempre più con soluzioni di gestione. Da rilevare, che tutti i client di Hp avranno preinstallato l’agent di OpenView Client Configuration Manager, software che è stato appena aggiornato alla versione 2.0. La Premium Edition (75 dollari per postazione) fa tutte le cose che faceva la versione 1.0 (rilevamento e inventario automatico del sistema, installazione di sistemi operativi e patch, misurazione dell’utilizzo delle applicazioni, gestione della configurazione hardware) per qualsiasi tipo di client: pc, notebook, workstation e thin client. wLa release introduce alle pratiche della gestione energetica, controlla gli alert (per risparmiare tempo nel management), fa gestire il Bios e gli aggiornamenti dei driver. Inoltre, consente di migrare in automatico le configurazioni dei pc da siti remoti.

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