Il partner consulente accompagna la roadmap di Intel

Parla Luca Romani, Regional Channel Manager di Intel Italia e Svizzera. I nuovi programmi di canale, il ruolo dei partner, le competenze.

A Luca Romani, Regional Channel Manager di Intel Italia e Svizzera abbiamo chiesto con quali novità e con quali obiettivi la società ha deciso di essere presente quest’anno alla decima edizione di Ict Trade.
” Le novità che verranno introdotte durante i due giorni della manifestazione sono il frutto della visione del Continuum of Computing di Intel per un nuovo posizionamento competitivo – spiega il manager – . In sostanza, non più unicamente chip, ma piattaforme, perché il target non é piu solo personal computer e server in tutte le loro forme, ma anche ogni genere di dispositivo “intelligente” che acceda – in modalità Wireless – a Internet per svolgere servizi oggi solo in parte immaginabili. Questa visione pone la nostra azienda di fronte a grandi sfide progettuali, ma allo stesso tempo offre enormi opportunità a tutto il settore IT, compresi gli operatori locali”.

In qualità di fornitore tecnologico, Intel è convinta che l’investimento sul Canale passi anche attraverso un’offerta di prodotti innovativi che assicurino prestazioni con la massima efficienza energetica, sicurezza e connettività Internet su una vasta gamma di dispositivi.
Concretamente, questo significa che Ferrara Intel mostrerà i risultati tecnologici di questa visione ”con dimostrazioni sui benefici della nuova famiglia di processori Intel Core di seconda generazione – cuore pulsante dei personal computer (desktop e notebook); dei nuovi processori Intel con tecnologia VPro, capaci di preparare le aziende per i grandi cambiamenti in arrivo in aree come la virtualizzazione dei desktop, il cloud computing e la relazione complementare tra i PC e la crescente varietà di altri dispositivi di elaborazione; degli Intel Xeon 5600, E7 ed E3 per il mondo business ed enterprise sempre più alla ricerca di massime prestazioni e consumi ridotti, ma anche altre tecnologie e soluzioni per i mercati cosiddetti adiacenti , quali Digital Signage, Tablet e ‘In – Vehicle Infotainment’”.

Target di riferimento per Intel sono
rivenditori e VAR, considerati ”risorse per noi indispensabili, poiché hanno la capacità di diffondere per primi – a livello locale – in maniera adeguata la tecnologia di Intel”.
In quest’ottica, la società ha rinnovato quest’ anno il suo programma di Canale l’Intel Technology Provider, inserendo nuovi servizi e progetti di marketing a sostegno del business di questi partner.

Naturalmente, al centro della relazione con il canale c’è l’evoluzione tecnologica. E se a Intel spetta iol compito di fornire
tecnologie innovative capaci di abilitare la realizzazione di nuovi servizi e strumenti sicuri per il miglioramento della gestione del business imprenditoriale, ai partner la società chiede di ” rivestire il ruolo di consulente, proiettandosi sulla soluzione dei problemi dei propri clienti, più che sulla pura vendita di prodotti tecnologicamente innovativi”
Un consulente a tutto tondo, questa è la fisionomia del partner Intel che deve ” interpretare e anticipare i trend di mercato, comprendere al meglio le nuove opportunità che la tecnologia favorisce (e qui riteniamo di potere giocare un ruolo di primo piano), trasformando le sue potenzialità in benefici concreti per il business dei clienti. Quindi sì alla focalizzazione e specializzazione, se questo supporta al meglio la comprensione e risoluzione dei problemi della propria base clienti”.

Quanto alle previsioni sull’anno in corso, Intel si dichiara ottimista ”avendo chiuso i primi tre mesi con un fatturato record, in crescita del 25% rispetto all’anno precedente. Abbiamo registrato una forte domanda sul fronte aziendale, sostenuta da esigenze di perfomance, risparmio e sicurezza, con particolare riferimento ai data center, ai servizi di cloud computing e l’HPC. Sul fronte consumer, invece il nostro mercato mantiene un ruolo di primo piano a livello internazionale, avendo contribuito al buon andamento della divisione Digital Home Group, grazie alla collaborazione con Telecom Italia nell’ambito del progetto Cubovision”.

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