Il nuovo codice dei diritti della proprietà industriale

Approvato il codice dei diritti della proprietà industriale che semplifica la precedente normativa

Il consiglio dei ministri nella seduta del 23 dicembre 2004 ha approvato definitivamente il Codice dei diritti della proprietà industriale. Il nuovo codice semplifica una stratificazione legislativa composta da quasi 40 leggi in otto capi e 246 articoli. Tra le novità introdotte il cosiddetto equo premio da corrispondere al dipendente inventore (la determinazione dell’equo premio verrà stabilita da un collegio di arbitri) e la durata dell’utilizzo economico del diritto d’autore, fissata al 25° anno dalla morte dell’inventore (termine del resto diverso rispetto a quanto stabilito a livello comunitario cioè al 70° anno). Il codice stabilisce anche l’entrata in vigore di un nuovo ordine professionale per i consulenti in proprietà industriale i quali potranno essere gli unici a rappresentare il titolare dei diritti di fronte all’Ufficio italiano brevetti e marchi. Deludente l’aspetto relativo le sanzioni civili: si attendeva la possibilità del titolare del diritto di richiedere come sanzione gli utili conseguiti dal contraffattore, è stata invece prevista una norma che considera gli utili conseguiti dal contraffattore come eventuale soglia per determinare il danno conseguito.

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