Il memorizzatore universale di Iomega

Iomega propone il nuovo HipZip come un rivoluzionario riproduttore
digitale. Ma rendendosi conto di essere un po’ riduttiva, specifica
anche che può essere usato come unità esterna per memorizzare file in
un qualsiasi formato.
In pratica, a parte la veste riveduta, corretta e adattata per
assomigliare il più possibile a un riproduttore Mp3, alla base
dell’HipZip c’è il vecchio Click, che nel suo periodo di vita ha
riscosso fortuna alterna. Ora torna sotto un’altra veste e con un
nuovo brand. Oltre al lettore anche i dischi hanno infatti cambiato
nome: adesso si chiamano PocketZip. Ma non hanno minimamente mutato
né l’aspetto né la capacità, che rimane da 40 Mb.
Come si vede, la nuova Iomega, così la ha chiamata il nuovo
distribution sales manager Andrea Donato per enfatizzare che c’è
stata una ristrutturazione e che anche i prodotti stanno cambiando
(le altre novità arriveranno nei primi mesi del prossimo anno), sta
puntando tutto sul nome Zip, che è destinato a far parte di gran
parte della produzione dell’azienda statunitense. Il primo a vedere
in qualche modo integrare il termine Zip nel nome è proprio HipZip.
Se però le caratteristiche, le prestazioni e il rimando al più
diffuso e conosciuto supporto di memorizzazione da 100 Mb possono
essere tutti fattori di richiamo, non lo è certo il prezzo suggerito
all’utente finale di 879.000, che pone il prodotto in una fascia di
mercato ben al di sopra di tutti i lettori Mp3 concorrenti e anche di
tutte le unità di memorizzazione con una capacità da 40 Mb. Riteniamo
che il rivenditore dovrà cimentarsi in un impegnativo e puntuale
lavoro di convincimento al fine di far capire il prodotto all’utente
finale e quindi di riuscire nell’impresa della vendita. E non
crediamo che le presenza di due dischi in omaggio nella confezione
(valore commerciale 42.000 lire) possano essere un forte incentivo
all’acquisto.