Said e Felas, aziende vicentine dialogano grazie alla soluzione di Hummingbird
La struttura industriale italiana, per il 90% composta da piccole e medie imprese, è storicamente affidata alla capacità e alla caparbietà di generazioni di imprenditori appassionati, accomunati da valori solidi, attaccamento alle radici e alle tradizioni, capacità di guardare avanti e di innovare.
Tra di loro figura a buon diritto Giannino Bonato, che negli anni ha creato e ampliato a Isola Vicentina un gruppo di aziende piccole e medie, attive nei campi più disparati, secondo una visione praticata da Bonato, insieme semplice ed efficace: ”Diversificare per cogliere tutte le opportunià offerte dal mercato”. Le aziende più grandi del gruppo sono Said (Speciali Applicazioni Industriali del Diamante) e Felas. La prima attiva a livello mondiale nel settore della produzione di mole, dischi e utensili diamantati, e in quello delle mole per meccanica e edilizia e utensili per la levigatura e lucidatura di materiali lapidei. Felas invece commercializza presso la Gdo prodotti di alta cosmesi, profumeria e parafarmacia, e farmaceutici.
Qualche anno fa, il gruppo ha adottato il prodotto Genio di Hummingbird Connectivity, società di Open Text. Progetto che si è inserito all’interno di una riorganizzazione del sistema informativo, che ha riguardato l’adozione di un Erp prima, e quella di un sistema di BI dopo. “Al centro – afferma Luigi Como, Responsabile Sistemi Informativi e Qualità di Said – l’utilizzo strategico di grandi volumi di informazioni”.
Sap ha aiutato non poco a trovare la desiderata affidabilità del dato di origine, e a riorganizzare gli aspetti di classificazione di clienti, materiali e fornitori. Implementato l’Erp, si è tornati all’esigenza primaria di disporre di statistiche di vendita.
Da qui la necessità di una soluzione di business intelligence. Che necessitava a sua volta di un Etl (Extract, transform, load, il processo estrazione, trasformazione e caricamento dei dati in un sistema).
Un progetto irto di ostacoli, visto che Felas e Said operano in modalità completamente diverse: la prima ha una struttura più lineare (compra e vende un prodotto), Said invece compra, produce, rivende. Il progetto è stato quindi “spaccato” in due parti: un ambiente per ogni azienda, le stesse linee guida, ma tante le variabili. Un’altra criticità? Said ha un numero elevato di articoli a catalogo, ben 35 mila, che a livello produttivo sono “visti” singolarmente, a livello commerciale devono essere raggruppati in famiglie.
Sap prevede la creazione di famiglie, che però sono gestite da tabelle frutto di un programma slegato dall’Erp. “Questa – afferma Como – è stata una delle esigenze maggiori che ci ha spinti all’adozione di un sistema Etl che fosse più complesso rispetto a un qualsiasi sistema normale di interrogazione di un database”. La scelta è caduta su Genio. Perché? “È molto amichevole, ragiona con un linguaggio ordinario, non tecnico. E poi, consente di accedere contemporaneamente a più database”. Questo consente di eliminare del tutto il ricorso a terze parti per lo sviluppo di un Etl ad hoc. Nell’ambito del progetto, il sistema Etl e quello di Bi si sono divisi rigorosamente i compiti: Genio fa il backend e le macroanalisi dei dati, la Bi fa il front end.
Tra i vantaggi conseguiti, Como ricorda la possibilità di fare programmazioni all’interno del sistema, la sua stabilità (è attivo 24x24x365), la completa autonomia (“che azzera l’intervento umano”), la possibilità di “spalmarlo” su più server, in modo che il funzionamento sia sempre garantito, la flessibilità derivante dal processo a moduli, la possibilità di completa manipolazione dei dati, cosa che consente di realizzare le programmazioni desiderate.
E non è tutto. Como ricorda il pieno raggiungimento di due tra gli obiettivi principali del progetto Etl-BI: uno esterno (l’addetto commerciale Said oggi riesce a gestire facilmente le famiglie di prodotto), uno interno, relativo cioè alla definizione dei costi di produzione “al centesimo”. Ultimo, ma non ultimo, avere adottato uno strumento come Genio consente alle due aziende di liberare risorse per attività non specialistiche in altri campi.





