Il governo non riduce la tassa su Cd e Dvd

Il governo ritira l’emendamento alla Finanziaria. E il prezzo dei supporti non cala. La delusione dell’Asmi

La polemica sul provvedimento relativo all’equo compenso di Cd e Dvd e se questo faccia salire o scendere il prezzo dei cd non ha più ragione di esistere. Il governo ha deciso infatti di togliere dal testo finale del maxiemendamento alla Finanziaria approvato dal Senato il provvedimento. Dopo l’esultanza dei giorni precedente l’Asmi, Associazione dei produttori di supporti e sistemi multimediali italiana, ha dovuto rassegnarsi al compenso fisso per copia che “produttori e importatori devono versare alla Siae e che in alcuni casi è pari al doppio del prezzo di vendita al distributore, con pesanti ripercussioni per gli operatori del mercato e i consumatori finali”.
Data l’entità del compenso, aggiunge l’Associazione, dal 2003 ad oggi, il mercato ufficiale di supporti ottici è crollato e sono esplose le vendite dall’estero via internet e lo sviluppo del mercato nero con perdite, per Iva evasa, che “secondo nostre stime supererà nel 2005 gli introiti Siae derivanti dal compenso per copia privata”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome