Il Digital WorkStyle diventa realtà nelle imprese

A colloquio con Mario Derba, Enterprise and Partner Group Director Divisione Enterprise di Microsoft impegnato in una serie di progetti strategici che stanno cambiando in profondità il modo di lavorare nelle imprese.

Per Mario Derba la Digital WorkStyle non è solo la visione del “suo” Chief
Software Architecht Bill Gates ma è ormai una realtà concreta fatta di relazioni
quotidiane con clienti e partner delle grandi imprese italiane. E la concretezza
del concetto di Digital Workstyle è data, come spiega, anche dal fatto che nei
“rapporti con queste figure i temi di confronto e le questioni che vengono affrontate non sono più (solo) legati alle tecnologie o alle performance dei prodotti, ma riguardano le funzioni e i valori che le tecnologie sono in grado di attuare”.
In altre parole e per fare un esempio l’ Enterprise and Partner Group Director Divisione Enterprise di Microsoft afferma che con i clienti “ci interroghiamo su “Come posso cambiare il modo di lavorare delle mie persone? Come vado sul mercato e come posso servire meglio i miei clienti? Come posso aiutare i clienti a sfruttare al meglio le loro possibilità? Come posso organizzare le mie risorse in modo che possano valorizzare al meglio le loro competenze?”
Domande che precedono le scelte tecniche e tecnologiche e che investono direttamente il business delle imprese. “La tecnologia – ci tiene a precisare Derba in perfetta sintesi con i principi della Digital WorkStyle enunciati da Gates – deve essere sempre di più un grande abilitatore e per conseguenza il dialogo con i clienti non deve partire dalle tecnologie ma dai bisogni, dagli obiettivi e dalle opportunità”.
La tecnologia diventa un punto di arrivo.


In concreto questi concetti si traducono in una organizzazione e in una modalità di business che ispira tutta la divisione.
“La nostra organizzazione conta su circa 100 professionisti nella consulenza e nell’advisoring – spiega Derba – con una struttura basata su tre grandi team che portano sul mercato tre diverse forme di competenza: l’Atu, l’Account team unit, che segue i 300 più importanti gruppi industriali italiani, lo Specialist team unit dedicato alle soluzioni e basato su forti competenze tecniche e il Partner team unit, ovvero il gruppo che ha la responsabilità di seguire i partner del mondo enterprise, vale a dire le grandi società di consulenza, i grandi Var, le società di servizi che collaborano con Microsoft in forma strategica”.


L’obiettivo è quello di portare le competenze, le tecnologie e le soluzioni Microsoft nei grandi progetti delle grandi imprese italiane pubbliche e private e Derba ci tiene a ricordare alcuni dei progetti che hanno visto il coinvolgimento della sua divisione: “Nel mondo della Ferrovie si è dato vita a un progetto di creazione di un piattaforma integrata per il controllo ferroviario, nel mondo delle telecomunicazioni si è lavorato a un grande progetto per la creazione di una unica piattaforma di gestione della messaggistica e-mail, sms e Internet, con la Fiat invece si attivato un progetto di convergenza che ha lo scopo di portare all’interno di progetti di autoveicoli come ad esempio la Grande Punto una serie di servizi basati su intelligenza informatica”.

Non è un caso che nei grandi progetti avviati dalla divisione gli interlocutori coinvolti nel processo decisionale sono sia i Cio, sia le figure di massima responsabilità delle imprese, vale a dire il top management se non gli stessi amministratori delegati.

Nella fase implementativa poi accanto ai Cio ci sono sempre più spesso i responsabili delle linee di business, a testimonianza che più i progetti sono strategici e più accanto alla dimensione tecnologia si afferma una dimensione di stretta relazione con il business.
Per quanto riguarda il modello di offerta di soluzioni e di servizi Derba osserva che si sta tornando a raccogliere consensi la formula dell’Asp: “si tratta di un tipo di servizio che aveva incontrato subito grande interesse sul mercato e poi era stato accantonato per una serie di problemi. Oggi si sta ridefinendo un nuovo profilo di offerta molto più elastico rispetto a quello del passato e si tratta di una proposta che sta ritrovando segnali d consenso sul mercato”.

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