Un’indagine di McAfee sottolinea come i fenomeni di cyber-squatting siano in continuo aumento e possano diventare fonte di guadagni illeciti.
McAfee ha presentato i risultati di uno studio dedicato al cosiddetto typo-squatting, condotto analizzando 1,9 milioni di variazioni ortografiche di 2.771 siti Web tra i più conosciuti e frequentati.
I typo-squatter, nella sostanza, registrano domini web utilizzando i più comuni errori di battitura di marchi, prodotti e personaggi famosi per reindirizzare gli incauti visitatori verso differenti siti web, ottenendo guadagni economici attraverso la pubblicità pay-per-click e raccogliendo indirizzi di posta elettronica per sommergere di spam ignari utenti.
Alcune cifre danno la corretta misura del fenomeno.
Un consumatore medio che sbaglia a scrivere l’indirizzo di un sito web conosciuto ha una probabilità su 14 di finire su un sito abusive di typo-squatter I siti per bambini sono particolarmente bersagliati: oltre 60 dei siti più abusati si rivolgono a un pubblico di età pari o inferiore ai 18 anni. Alcuni typo-squatter sfruttano gli errori di battitura per esporre i bambini a contenuti pornografici. Infatti, il 2,4%, o più dei 46.000 testati, contiene alcuni contenuti per adulti, e alcuni di questi siti sono occupanti abusivi di proprietà di bambini.
Le cinque categorie più colpite sono: siti di videogiochi (14% di probabilità di essere colpiti) , siti delle compagnie aeree (11.4%), Siti dei media tradizionali (10.8%)), siti di incontri (10.2%), siti dedicati alla tecnologia e al Web 2.0 (9.6%).
Il fenomeno, tutt’altro che nuovo ma in costante crescita negli ultimi tre anni, ha anche connotazioni geografiche ben precise: al di fuori degli Stati Uniti, i cinque Paesi più esposti a questa forma di abuso sono Regno Unito (7.7%), Portogallo (6.5%), Spagna (5.9%), Francia (5.4%), e Italia (4.1%), mentre i meno esposti risulterebbero essere Paesi Bassi (1.5%), Israele (1.1%), Danimarca (1.0%), Brasile (0.9%) e Finlandia (0.1%).
Per contenere i rischi legati a questo tipo di siti, McAfee suggerisce l’utilizzo di strumenti di protezione avanzata e di avviso per la ricerca sicura su internet, come il suo SiteAdvisor.





