Negli Stati Uniti ha già preso piede, mentre in Italia muove i primi passi
Lo sfondo giusto, l’abbigliamento adatto e una videocamera. Bastano questi ingredienti per confezionare un video curriculum vitae, l’ultima frontiera per quanto riguarda la selezione del personale.
Questo strumento infatti sta prendendo sempre più piede negli Stati Uniti e, c’è da scommetterci, presto arriverà anche dalle nostre parti.
“È una bella comodità – commenta Massimo Rosa, uno dei più famosi headhunter – e permette di effettuare un primo screening in tempi molto brevi”.
Si è cominciato col riempire il web di filmati che documentano gli scherzi e le bravate per farsi notare dagli amici, poi si è passati alle performances in cantina con la propria band per farsi notare dai talent scout e infine ecco l’idea del video curriculum, per cercare di fare breccia nei colloqui di assunzione.
Il minimo comune denominatore di tutto questo è Youtube, il portale web 2.0 che ha rivoluzionato la maniera di navigare in rete.
A differenza di un foglio bianco di carta, il video cv permette una maggiore libertà espressiva e creativa: ci sono curriculum pensati come la recita di un semplice elenco delle caratteristiche personali e delle referenze lavorative, altri che mostrano immagini salienti della vita passata corredati da testi e didascalie come in un video clip, altri ancora che raccontano la persona attraverso interviste ad amici e parenti.
In un minuto, un minuto e mezzo al massimo, si cerca di condensare esperienze, sorrisi e creatività, nella speranza di ben impressionare i selezionatori. I vantaggi rispetto a un curriculum standard sono l’immediatezza, la libertà di espressione e la possibilità di arrivare a destinazione più velocemente.
Così, piano piano, sono nati così portali dedicati alla raccolta dei files, come l’americano Vault (www.vault.com), che ha indetto un concorso per definire le linee guida di un buon video curriculum, e il californiano Vator (http://www.vator.tv), che si rivolge a neoimprenditori e consente, a chi ha una piccola impresa, di farsi conoscere attraverso un filmato.
In Italia ci sono ancora pochi punti di riferimento, ma uno di questi è sicuramente Pnbox (http://www.pnbox.tv/), che ha organizzato un concorso di video curriculum e che, nell’apposita sezione del sito, mostra consigli su come strutturare e confezionare filmati attraverso gli esempi di chi ci ha già provato. Sono stati i contributi più alternativi a risultare quelli più efficaci e, dunque, quelli più vincenti, infatti il primo premio lo ha vinto un ragazzo che ha affidato la sua presentazione a un orsacchiotto di peluches.
Ma se i video cv sono il presente, il futuro sarà tutto delle video interviste: “Nella società globalizzata di oggi – spiega Massimo Rosa – i manager viaggiano spesso e sono assenti dall’ufficio per settimane, di conseguenza non è facile per loro fissare appuntamenti per dei colloqui”.
Diventa quindi indispensabile dotarsi di uno strumento che permetta di formulare giudizi preliminari, e così si ricorre a chiacchierate per mezzo del Voip (Voice over Ip), usando spesso Skype, il software più diffuso che permette di videochiamare gratuitamente. “Sì perché, in questo modo – continua Rosa – si può immediatamente capire qual è il reale interesse del candidato per una posizione aperta all’interno di un’azienda, e si ha la possibilità di spiegare bene quali sono le caratteristiche richieste, risparmiando un sacco di tempo”. Così, in venti minuti e a costo zero, si può avere una panoramica molto esauriente.
Infatti, capita sempre più di sovente che i colloqui avvengano nella sede centrale dell’azienda, che risiede lontano dal luogo effettivo di lavoro e, a volte, addirittura all’estero; così il candidato è costretto a chiedere delle ferie per recarsi agli appuntamenti e a doversi pagare il viaggio e qualche volta l’alloggio: una cosa seccante se poi si scopre che non si tratta di ciò che veramente si cercava.
“Un esempio molto calzante – spiega il cacciatore di teste – è rappresentato dalle aziende cinesi che sono sempre più presenti sul mercato, e che spesso cercano manager di taglio europeo da collocare ai vertici delle loro imprese. Offrono posti di lavoro prestigiosi e molto ben remunerati, però per i colloqui bisogna prendere l’aereo”.
Molto meglio prima farsi una chiacchierata davanti al pc.





