Il Cio non può ignorare il ruolo del consumer social software

Che cosa qualifica un software “social”? Nella definizione più restrittiva, al termine social software associamo la sua parte tangibile, il più noto social network, reso possibile dalla diffusione del Web e di applicazioni di semplice uso. Nella sua ac …

Che cosa qualifica un software “social”? Nella definizione più restrittiva, al termine social software associamo la sua parte tangibile, il più noto social network, reso possibile dalla diffusione del Web e di applicazioni di semplice uso. Nella sua accezione più ampia, però, il social software è qualcosa di più; è un software “user-centric”, in cui l’utente è al centro tanto nelle fasi progettuali che in quelle di fruizione. Di fatto, il social software facilita, sostiene, promuove interazioni non routinarie tra le persone e le organizzazioni; è una definizione particolarmente ampia che si estende a strumenti noti da tempo, come la posta elettronica e gli spazi virtuali condivisi.

L’esperienza dimostra che il social software, con o senza l’approvazione dei responsabili It aziendali, è sempre più pervasivo. La semplicità d’uso dei nuovi portali sociali fa sì che cresca il numero di persone che sostituiscono l’uso della posta elettronica e del telefono con l’accesso sistematico ai network sociali; l’informazione è conservata e condivisa nel “cloud”, il meta spazio in cui vivono dati, applicazioni, relazioni. Negli Stati Uniti il 70% degli adolescenti è iscritto a un social network; per gli adulti si stima una percentuale del 37%. Le previsioni al 2011 rivedono al rialzo questi dati: 84% degli adolescenti e 49% degli adulti. Se poi si dà un’occhiata ai numeri dei virtual game, le cifre sono ancor più impressionanti; nel mondo ci sono oltre 73 milioni di giocatori con un’età media di 27 anni, capaci di dedicare a questa attività almeno 22 ore a settimana. Numeri che individuano una tendenza precisa, a cui le aziende dovrebbero guardare con attenzione. Una cosa è certa: si può decidere di non inserire il social software tra le priorità strategiche del proprio piano It, ma non si può certo ignorarne la presenza e l’utilizzo. Gartner ritiene che il social software sia di particolare utilità al business quando si riesce a coglierne la dimensione effettivamente innovativa; in quest’ottica, può perfino trasformarsi in uno strumento di contenimento dei costi, grazie alla semplificazione nella ricerca e nella localizzazione delle competenze specifiche, alla progressiva sostituzione dei più tradizionali canali di comunicazione, al miglioramento della collaborazione e del coordinamento. Il social software aziendale costruisce un ambiente aperto e collaborativo, concepito per valorizzare la partecipazione su larga scala attraverso interazioni informali; è un aggregatore di relazioni che costruisce una struttura di comunicazione capace di dare forma alle attitudini collettive. Le persone sono al centro di un loop virtuoso in tempo reale, capace di portare nuove informazioni al sistema e al tempo stesso filtrare e selezionare ciò che non è utile al business.

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