La tecnologia sarà capace di sfidare la crisi attuale, costituendo per gli uomini dell’It un’opportunità di carriera? Secondo una ricerca condotta dal Politecnico di Milano, su un panel di 150 Ict executive italiani provenienti dal mondo dell’industria …
La tecnologia sarà capace di sfidare la crisi attuale, costituendo per gli uomini dell’It un’opportunità di carriera? Secondo una ricerca condotta dal Politecnico di Milano, su un panel di 150 Ict executive italiani provenienti dal mondo dell’industria (58%), delle telco e dei servizi (19%), del finance (6%), delle utility (10%), nonché della sanità e della Pa (7%), emerge per il Cio una posizione d’arrocco.
L’88% degli intervistati ha assunto il ruolo di Cio all’interno dell’impresa presso cui lavora attualmente, con una propensione alla mobilità inversamente proporzionale all’aumentare dell’età anagrafica. Un frequente dinamismo, anche intersettoriale, esiste nelle prime fasi di carriera ma, una volta arrivati a posizioni di responsabilità, il Cio propende per una maggiore staticità e specializzazione rispetto all’azienda e al settore come se ne rimanesse intrappolato.
L’incapacità di lavorare in senso proattivo è uno dei motivi per cui anche la monetizzazione del suo valore risulta inferiore ad altri
C-level. Se da un lato la direzione Ict è cresciuta d’importanza a livello organizzativo (il 73% degli intervistati, infatti, riporta direttamente al Cda mentre il 18% fa capo al reparto amministrativo, il 6% alle Hr, il 2% alla produzione e logistica, l’1% ad altro), le retribuzioni dei Cio risultano leggermente più basse di quelle degli altri manager aziendali, con scarti che aumentano al crescere della dimensione aziendale.





