Big Blue fa chiarezza sulla propria strategia nel settore dei chip di comunicazione, rassicurando in parte gli Oem preoccupati dopo l’annuncio dell’accordo con Cisco. Pronte nuove generazioni di processori Prizma eRainier.
Dopo aver annunciato l’intenzione di abbandonare il mercato dell’hardware
di rete (si veda
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Ibm dà via libera a Cisco; 000; A; 01-09-1999
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), Ibm ha specificato meglio la propria strategia sul fronte dei processori.
Ricordiamo brevemente che il citato accordo con Cisco prevede anche la
fornitura di chip di rete, campo in cui Ibm da tempo rifornisce diversi
Oem. Questi, tra cui big come Alcatel, Newbridge e Nortel, hanno sobbalzato
all’annuncio, preoccupati dello sviluppo dei propri sistemi. Big Blue li ha
tutti rassicurati, confermando l’impegno in un segmento tanto promettente
da essere considerato esplosivo da alcuni analisti, fino a ricordare il
parallelo mercato dei processori per pc dei primi anni ’80. L’importanza di
questi dispositivi può essere compresa da chi sa come gli switch di oggi
sono interamente basati su Asic. I chip di nuova generazione si propongono
proprio di sostituire tali Asic, promettendo una elevatissima
programmabilità e, di conseguenza flessibilità. Secondo uno studio di
International Business Strategies, il mercato dei processori di
comunicazione crescerà dai 28,3 miliardi di dollari del 1998 a 90,4
miliardi nel 2005.
Per rinnovare l’impegno Ibm ha lanciato nuovi prodotti e ha costituito il
Communications Research and Development Center, ma ha comunque lasciato
alcune incognite su cosa abbia o non abbia effettivamente venduto a Cisco
in termini di brevetti (che è, poi, la nota dolente per gli Oem).
Rapidamente, osserviamo che le novità rappresentano la nuova generazione
dei ben noti Prizma e Rainier, che saranno rinominati rispettivamente
Packet Routing Switch e Network Processor. Nomi scelti per renderli più
accattivanti e competitivi in confronto all’offerta di Mips e, soprattutto,
di Intel, molto attiva in questo settore (si veda
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L’architettura Ixa …; 000; A; 02-09-1999
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). In particolare, i responsabili Ibm hanno voluto enfatizzare lo stato
dell’arte della loro tecnologia proprio facendo riferimento al recente
annuncio, sottolineando che il "vecchio" Prizma da 28,4 Gbps (adesso
28.4Gbps Packet Routing Switch) è molto più avanzato dell’Ixp 1200 appen
a
presentato da Intel.
A parte questo, però, Ibm non ha aggiunto molto sulle caratteristiche dei
nuovi prodotti, rimandando a quanto dichiararono a fine maggio i
responsabili della Networking Hardware Division sulle strategie che hanno
portato la divisione all’interno del Technology Group (
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Tutto orientato alle imprese…; 000; A; 26-05-1999
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). Altra piccola novità è il prossimo rilascio (fine anno) di un nuovo s
et,
chiamato Ibm Processor for Network Resources, destinato alle connessioni
Atm Oc-12, cioè da 622 Mbps.
Per quanto riguarda il Communications Research and Development Center,
questo sarà costituito da quattro laboratori di ricerca e sviluppo, situat
i
uno in Israele, uno in Svizzera e due negli Stati Uniti. Tra questi, in
particolare, il centro di Raleigh dove Ibm ha realizzato le principali
soluzioni sul networking. Manca all’appello, però, l’altro laboratorio,
pure di riferimento per il networking, che Ibm possiede a La Gaude, vicino
Nizza, e che, evidentemente, sarà destinato solo ad altro.
Ibm ha anche reso noto di aver siglato un accordo con C-Port per definire
nuove Api per i sistemi di networking, con lo scopo di rendere possibile
l’incremento di prestazioni nei dispositivi di rete, senza obbligare alla
sostituzione dell’hardware.