Il Personal Systems Group di Ibm ha perso, nel 1998, circa un miliardo di dollari. Si tratta di una cifra alta e molto superiore a quella dell’anno precedente (161 milioni di dollari). Anche il fatturato è peggiorato, passando da 14,4 a 12,8 mil …
Il Personal Systems Group di Ibm ha perso, nel 1998, circa un miliardo di
dollari. Si tratta di una cifra alta e molto superiore a quella dell’anno
precedente (161 milioni di dollari). Anche il fatturato è peggiorato,
passando da 14,4 a 12,8 miliardi di dollari. Il costruttore ha attribuito
il calo alla volatilità del mercato nel corso del ’98. Nella prima metà
dell’anno, si è registrata una rapida ascesa dei magazzini sia di nuovi ch
e
di vecchi pc, per cui, nei sei mesi successivi, c’è stato un forte calo de
i
prezzi, guidato dai grandi costruttori, proprio per far fronte alla
situazione dei magazzini.
Sulla base di questi dati, il capo di Ibm, Lou Gerstner, ha indirizzato
agli azionisti una lettera aperta nella quale, per la prima volta si
dichiara finita l’era dei personal computer:"Così come non sono morti
i
mainframe dopo l’avvento del client-server, altrettanto non accadrà per i
pc oggi. Ma è senz’altro finito il regno del pc come motore delle decision
i
d’acquisto del cliente e primaria piattaforma di sviluppo applicativo. In
questi ambiti, il nuovo riferimento è la rete". Potrebbe essere ques
to
il primo segno di un allontamento di Ibm dal business che essa stessa per
prima ha inventato? é presto per dirlo, ma secondo qualche osservatore, no
n
è improbabile che, a breve, venga presa almeno la decisione di dare in
outsourcing qualche parte dell’attività produttiva, ricalcando quanto gi
à
fatto in un primo accordo con Acer.
La situazione del mercato pc è difficile un po’ per tutti, ma qualche
segnoi di possibile ripresa c’è, se si pensa, ad esempio, al successo dell
e
politiche di build-to-order e di vendita on line, tutte mosse tese proprio
a ridurre la consistenza dei magazzini.





