Ibm: guai in vista per gli e-business

Nell’inedita veste di Cassandra tecnologica, Ibm annuncia sulla base dei risultati di una sua ricerca che 8 su 10 investimenti in e-business rischiano di non dare i frutti sperati. La criticità non risiede tanto nelle potenzialità dell’e- …

Nell’inedita veste di Cassandra tecnologica, Ibm annuncia sulla base
dei risultati di una sua ricerca che 8 su 10 investimenti in
e-business rischiano di non dare i frutti sperati. La criticità non
risiede tanto nelle potenzialità dell’e-business in assoluto, ma
nelle modalità e nello scopo delle implementazioni. Secondo Ibm,
l’85% delle aziende finisce per implementare servizi di e-business
privi di funzionalità di e-commerce o di strati di integrazione con i
sistemi di back-end. E nel 15% di aziende restanti, nonostante la
possibilità di concludere on line le transazioni non sempre i
risultati sono positivi. La ricerca è stata commissionata da Ibm ai
fini di una migliore pianificazione interna e abbraccia un campione
di 33mila aziende delle nazioni del G7. Le conclusioni sembrano
corroborare le ipotesi formulate dagli analisti Gartner, secondo cui
alla fine del 2001 il 70% delle aziende multinazionali non sarà
riuscito a pianificare un approccio coerente all’e-business,
risultando di conseguenza meno competitivo. Il parere di Big Blue è
che a causa di un entusiasmo troppo anticipato o viceversa per colpa
di eccessiva cautela, le aziende non hanno sviluppato funzionalità
sufficienti nei loro sistemi e molte di esse dovranno ricominciare da
capo. Tutto questo dovrebbe avere un impatto positivo sulla richiesta
di servizi di hosting, mentre per Gartner sono prevedibili conflitti
di disponibilità di risorse in concomitanza con il processo di
adeguamento all’euro.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome