vice president Global Technology Services di Ibm Italia
Come emerso dal recente Studio Globale sui Ceo svolto da Ibm, nell’impresa del futuro, caratterizzata da cambiamenti sempre più rapidi, mutevoli e ad ampio raggio, la sfida per i Cio sarà quella di creare sistemi e infrastrutture It flessibili, scalabili e sicuri, in grado sia di rispondere dinamicamente alle trasformazioni, sia di introdurre e favorire il cambiamento di tutta l’impresa. Il Cio alle soglie del 2009 deve indirizzare trasformazioni applicative, di servizi e di infrastrutture It, realizzando un ambiente in grado di sostenere il business del futuro, ottimizzando allo stesso tempo la gestione dell’It, per assicurare all’impresa un servizio costante e affidabile. Diventa, quindi, partner a pieno titolo del business e, introducendo elementi di innovazione, può rendere possibile la realizzazione dei progetti voluti dal Ceo e dalle linee di business per il raggiungimento degli obiettivi strategici aziendali. La collaborazione con partner tecnologici a loro volta innovatori, affidabili, integrati a livello mondiale, competenti anche nei modelli di business e impegnati nella responsabilità sociale, può permettere ai Cio di svolgere questo ruolo sfidante, facendo un uso produttivo delle risorse a loro disposizione.
Ovviamente il Cio e i responsabili dei sistemi informativi d’azienda rimangono degli interlocutori di primaria importanza, coi quali sia Global Technology Services che il resto di Ibm si relaziona direi quotidianamente. Ma sempre più vediamo coinvolti i Ceo e i responsabili delle linee di business, dalla logistica al marketing, dal procurement ai Cfo, poiché l’It è correlata strettamente ai processi aziendali ed è uno strumento a supporto di tali processi e di tutto il business delle aziende. Questo concetto sta diventando sempre più chiaro ai responsabili del business anche nel nostro paese e ci auguriamo che questa consapevolezza cresca sempre più.





