Con l’integrazione di Soap Big Blue rilancia il linguaggio classico dei vecchi mainframe, con la prospettiva di una maggiore apertura ai Web service.
6 marzo 2003 In casa Ibm si stringono i tempi per il lancio della Cics (Customer Information Control System) Soap Technology Preview, tecnologia che intende supportare gli sviluppatori a costruire connessioni alle applicazioni del celebre -quanto datato- mainframe Cisc-Based di Big Blue attraverso i Web service. La nuova tecnologia dovrebbe essere disponibile gratuitamente dalla fine del mese sul website alphaWorks di Ibm, che permette abilitazioni Soap di applicazioni Cics Cobol esistenti, permettendo così a queste di essere richiamate da richieste Soap, sia attraverso Http che messaggi WebSphere Mq, nonché di essere successivamente integrate all’interno e all’esterno dell’azienda. Secondo Bob Sutor, direttore della tecnologia per i Web service di Ibm, questo offre la possibilità di richiamare programmi Cobol e Pl/1 attraverso messaggi Soap senza la necessità di intermediari, permettendo così alle aziende di accedere ai dati e comunicare con le applicazioni in un modo che fino ad oggi non era possibile. Per Big Blue la tecnologia rappresenta un essenziale passo in avanti nel mondo dei servizi Web, per confermare questi come la via principale utilizzata dagli utenti per rendere le proprie applicazioni legacy accessibili e pienamente interattive con la maggior parte delle moderne tecnologie, dentro e fuori dalle aziende. Ibm potrebbe così integrare Cics Soap Technology Preview nel cuore dei prodotti Cics, ma solo dopo averla diffusa a un vasto ambito di sviluppatori chiamati a offrire un significante feedback in termini di miglioramenti tecnici. Cics è un sistema di monitoraggio delle transazioni a livello mainframe che vanta una presenza di 35 anni nella contabilità di un gran numero di aziende; secondo i responsabili di Big Blue, sui mainframe Cics-based si muoverebbero ogni giorno transazioni per un valore di circa mille miliardi di dollari.
