Ibm arricchisce la dotazione B2B degli iSeries

A stretto giro dall’annuncio con cui ha ricondotto le quattro linee dei prop ri sistemi nella famiglia eServer trasformando altresì il logo As/400 in iSeries, Ibm ha alzato il velo su alcune novità attese sul mercato tra dicembre e febbra …

A stretto giro dall’annuncio con cui ha ricondotto le quattro linee dei prop
ri sistemi
nella famiglia eServer trasformando altresì il logo As/400 in
iSeries, Ibm ha alzato il velo su alcune novità attese sul mercato
tra dicembre e febbraio del prossimo anno. A Baltimora, davanti alla
platea del Common (il maggiore gruppo di utenti Ibm, approdato ai 40
anni di attività), Tom Jarosh ha presentato Connect, infrastruttura
per il B2b, illustrando poi l’offerta di capacity on demand: "Connect
per iSeries – ha spiegato il general manager dei server midmarket – è
una summa di tool fra loro integrati che consente di estendere la
funzionalità delle applicazioni permettendo alle aziende di
interagire attraverso gli e-marketplace: al suo interno, un plug-in,
già disponibile per Ariba, un catalogo elettronico, una versione
"leggera" di MqSeries e gli opportuni strumenti di configurazione". A
queste componenti va ad aggiungersi in opzione la suite WebSphere
Commerce. Il tutto, per una piattaforma che promette di fornire
un’alternativa economica all’integrazione delle attività di business
già appannaggio delle soluzioni di tipo Edi. Tra i mille e i 24mila
dollari il costo di Connect, sulla base del processore che equipaggia
il server in uso. Limitata ai modelli iSeries 840 e indirizzata in
particolare ad Asp e dot.com è invece la proposta di capacity on
demand, che poggia sulla capacità elaborativa addizionale fornita da
processori in standby presenti nel sistema. Un’iniezione di potenza
che gli utenti pagano solo al momento dell’attivazione. E che può
derivare anche da server non in uso ma a disposizione, per una
formula "orizzontale" di capacity on-demand mirata a minimizzare gli
investimenti, rendendo più semplice la gestione di crescite
impreviste. "In parallelo – ha aggiunto Jarosh – ci apprestiamo a
commercializzare alcuni modelli su rack: tre le configurazioni, che
compredono un server 830, una coppia di 270 e due torri di I/o
affiancate, previste per i sistemi 840". Con gli annunci di Baltimora
si incrociano poi le novità che giungono da Armonk e che riguardano
due application server specializzati: gli iSeries modello 270 e 820,
ora disponibili in versione dedicata a Lotus Domino. Il primo
contraddistinto da prezzi particolarmente aggressivi, il secondo da
processori che impiegano la tecnologia Silicon-on-insulator.
Concepiti per supportare carichi considerevoli in ambienti di
e-business, entrambi si presentano preconfigurati, così da ridurre i
tempi di setup, indirizzandosi alle aziende che intendono ospitare su
un singolo server applicazioni Domino, di workgroup, di posta
elettronica e di web hosting. Il modello 270 può supportare 5mila
utenti Domino Mail e Calendaring, mentre il sistema 820, nella
versione a 4 vie, viene accreditato di una capacità doppia. Inoltre,
il partizionamento logico consente la presenza di più server Domino
sullo stesso sistema iSeries, con l’opportunità di bilanciare i
diversi carichi computazionali corrispondenti alle singole
applicazioni web e di groupware.

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