Ibm apre i System p

Visto che gli Unix storici continuano a perdere quote di mercato, per assicurare un futuro ai server System p, Ibm gioca la carta Linux. E lo fa puntando non tanto sulle 2.800 applicazioni Linux per piattaforma Power presenti sul mercato, ma sulle 25.0 …

Visto che gli Unix storici continuano a perdere quote di mercato, per assicurare un futuro ai server System p, Ibm gioca la carta Linux. E lo fa puntando non tanto sulle 2.800 applicazioni Linux per piattaforma Power presenti sul mercato, ma sulle 25.000 realizzate per i processori Intel a 32 bit. Ciò grazie a un middleware, battezzato p Ave (Advanced virtualization environment per la piattaforma Power) che permette l’esecuzione delle applicazioni Intel, senza necessità di ricompilazione. I destinatari di questo prodotto sono gli Isv che potranno accedere al mercato dei server System p in modo diretto, ossia senza dover ricompilare le applicazioni. Ma p Ave promette benefici anche agli utenti. «Con p Ave i clienti potranno consolidare su un System p sufficientemente potente vari server Intel – commenta Alberto Damigella, Senior It Specialist, Systems and Technology Group di Ibm Italia – ottenendo vantaggi in termini di costo d’uso, di riduzione della superficie occupata e del consumo di energia».

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