Ibm lancerà, in tarda primavera, tre nuovi Rs/6000, progettati sulla tecnologia chip in rame della società. In maggio, Big Blue presenterà, infatti, i server F80, H80 e M80. I due F80 e H80 possono scalare fino a quattro chip Pulsa …
Ibm lancerà, in tarda primavera, tre nuovi Rs/6000, progettati sulla
tecnologia chip in rame della società. In maggio, Big Blue presenterà,
infatti, i server F80, H80 e M80. I due F80 e H80 possono scalare fino a
quattro chip Pulsar a 450 MHz, mentre M80 verrà equipaggiato da quattro a
otto chip Pulsar a 500 MHz. Sia M80 sia H80 sono dispositivi standard
rack-mounted, mentre F80 è un server desk-side. Il prezzo di quest’ultimo
non è ancora disponibile, mentre fonti vicine a Ibm, affermano che il
server M80 dovrebbe costare meno del server attuale S7a, (nome in codice
Blackbird), che utilizza circa 12 processori a 262 MHz Northstar PowerPc.
La configurazione base di questo server costa 125 mila dollari.
Big Blue ha rilasciato per la prima volta i propri chip a 64 bit con
tecnologia in rame, lo scorso settembre, nei propri server Rs/6000 S/80,
per sfidare Sun Microsystems nel mercato Unix. Secondo alcuni portavoce
della casa di Armonk, recenti benchmark hanno mostrato che i chip in rame
di Ibm battono gli Sparc di Sun nel rapporto prezzo/prestazioni.
In gennaio, Ibm ha introdotto tre altri server Rs/6000 che utilizzano i
chip in rame; i modelli 44P 170 e 270 e il Power3-II Sp Node. La
workstation 170 è single processor, mentre la workstation 270 è scalabil
e
da uno a quattro processori. Il server Sp Node scala, invece, fino a 512
nodi, ognuno dei quali può scalare, a sua volta, fino a quattro processori
.
Con l’annuncio di maggio, Ibm avrà una linea completa di server midrange
low-end che girano su chip in rame.





