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iBlik RadioStation

Sotto un aspetto sobrio, quasi austero, si cela un apparecchio capace di catturare e diffondere il segnale radiofonico in tutte le sue forme, dal classico analogico al nuovo digitale fino a quello via web. Grazie al dock integrato per l’iPod, l’iBlik è anche in grado di gestire le risorse del piccolo di casa Apple; infine sono presenti una porta d’ingresso audio per lettori esterni CD o MP3, si può gestire un segnale UPnP via WiFi e anche riprodurre eventuali MP3 presenti su cartelle pubbliche condivise in rete locale, da Mac o PC. Sono molte dunque le opzioni che l’iBlik mette a disposizione dell’utente.

Il dispositivo si presenta in un case di plastica dove nella parte superiore trovano posto il dock per l’iPod (con una serie di adattatori presenti nella confezione) e una piccola tastiera che permette il controllo di tutte le funzioni dell’apparecchio. A dire il vero la tastiera potrebbe anche essere superflua (durante i nostri test non l’abbiamo mai usata), in quanto tutte le funzioni sono riportate comodamente nel telecomando in dotazione. Il display a led azzurri posto sulla parte frontale visualizza le informazioni di routine come la sorgente selezionata, l’ora e la data, nonché alcune voci di menu in fase di ricerca o modifica dei valori. La luminosità non è eccellente e a volte leggere l’ora non è stato agevole (in particolare nei momenti di forte luce ambientale). I tasti più importanti sono senza dubbio Mode, che serve a selezionare la sorgente audio a rotazione, Menu, che permette lo scorrimento delle funzioni della sorgente (come la ricerca della stazione in base al tipo), e Select, che conferma la voce che appare sul display. I tasti numerici servono più che altro per la memorizzazione e il richiamo delle stazioni.


Nella parte posteriore sono presenti un’uscita audio stereo, un connettore Ethernet da utilizzare in mancanza di una rete Wi-Fi e una presa mini-jack per la cuffia; sulla parte laterale destra si trova poi un ingresso mini-jack ausiliario per sorgenti esterne.


Radio digitale


La funzione più importante dell’iBlik è senza dubbio la capacità di catturare e riprodurre le stazioni radio in tre modalità: analogica tradizionale (FM), Internet radio (via Wi-Fi o Ethernet) e DAB e DAB+ (la radio digitale). Anche se talvolta il segnale può coincidere, la natura dei tre tipi di trasmissione è estremamente diversa. In modalità analogica il funzionamento rispecchia quello di molti apparecchi simili: la funzione RDS permette di mostrare sul display il nome della stazione selezionata; una pressione prolungata su uno dei tasti numerici memorizza la stazione in ascolto e una pressione veloce ne richiama un’altra.


La vera novità è la ricezione delle stazioni DAB e DAB+, che nei prossimi anni dovrebbero essere sempre più protagoniste del panorama radiofonico mondiale, e conseguentemente anche di quello italiano. Il primo beneficio del segnale DAB appare nella ricerca, che non avviene più attraverso una frequenza numerica ma da un elenco testuale, diviso per locale e totale. Le stazioni catturate dalla ricerca sono ancora in numero minore rispetto a quelle analogiche, ma è interessante notare come alcune stazioni radio sfruttino la banda digitale per offrire proposte tematiche, come trasmissioni dedicate a un certo tipo di musica, oppure dibattiti di varia natura oppure ancora radio generaliste, ma presenti solo in forma digitale.


Il segnale delle stazioni appare sempre chiaro e privo dei classici disturbi della trasmissione analogica: sul display è possibile visualizzare l’ampiezza del segnale (oltre ovviamente al nome della stazione) e l’iBlik provvede ad abbassare il volume quando la ricezione è troppo bassa.


La terza modalità è via Internet, in costante ascesa anche in ambito domestico: rispetto alla modalità DAB, le web radio hanno il vantaggio, sfruttando lo streamig via Rete, di riuscire a riprodurre stazioni radio di tutto il mondo in modo indipendente dalla posizione. Di contro, l’ascolto dipende dalla qualità della connessione che, se insufficiente, può provocare delle interruzioni al segnale, il che potrebbe rendere insoddisfacente la fruizione. Detto ciò, il numero di emittenti disponibili su Internet è enorme (nell’ordine delle migliaia), con la possibilità di selezionare stazioni radio geograficamente lontanissime.


iPod e MP3


Ormai la presenza di un dock per l’iPod in un dispositivo del genere è quasi obbligatoria. Una volta inserito l’adattatore per il proprio modello (nel libretto di istruzioni, in Italiano, sono riportati i modelli supportati, per la lista aggiornata dei quali rimandiamo al sito del produttore) e selezionata la modalità iPod, il lettore viene riconosciuto correttamente. Tramite il telecomando è possibile inviare i segnali di play, avanti, indietro, stop e pausa, anche se ci aspettavamo un controllo più dettagliato sulla selezione delle playlist. Il dock è in grado anche di ricaricare l’iPod. Collegare l’iPod non è il solo modo per ascoltare una playlist: la connessione Wi-Fi viene sfruttata anche per catturare eventuali cartelle condivise (tramite SMB o AFP) oppure per mezzo del protocollo UPnP (nel nostro caso abbiamo utilizzato MediaLink, software di Nullriver, www.nullriver.com, dato che Mac OS X non supporta nativamente questo protocollo). Nei nostri test il collegamento in rete Wi-Fi dell’iBlik con un iMac con Mac OS X 10.5.4 ha avuto un po’ di problemi (i tentativi di connessione davano sempre lo stesso “network error”, la problematica è riportata anche nel libretto di istruzioni), mentre un MacBook con Mac OS X 10.4.11 ha fornito risultati migliori. Bisogna comunque sottolineare che il dispositivo da noi provato era una versione preliminare e che la possibilità di aggiornare il firmware tramite l’apposito comando lascia aperta la strada a eventuali futuri aggiornamenti. I file audio compatibili sono MP3, AAC (tranne quelli protetti con DRMS), WMA e RM (RealMedia, fatto non comune).


L’ultima modalità di ascolto è quella di collegare, tramite cavo fornito all’interno della confezione, una sorgente audio esterna al connettore posto sul lato destro dell’apparecchio. L’ingresso non fornisce nessuna interfaccia, ma può essere utile per tutti quegli utenti che non possiedono un iPod o che vogliono ascoltare la musica magari da un lettore CD portatile (sfruttando in questo caso l’iBlik solo come diffusore amplificato).


Ma non è finita qui


Tutte queste capacità si intrecciano con la gestione del timer interna del dispositivo. Una volta definita l’ora (all’avvio), è possibile programmare lo spegnimento automatico con scatti di quindici minuti, oppure impostare sino a dieci allarmi, quotidiani oppure unici, e selezionare per ognuno una sorgente audio diversa (anche in questo caso sarebbe stata utile una gestione delle playlist dell’iPod). Il dispositivo, che riesce a trovare la sua più naturale collocazione in camera da letto, in cucina ma anche in ufficio, è tra i primi prodotti di questo tipo in grado di ricevere il segnale DAB+ e si presenta davvero versatile nelle funzioni. Il dock per l’iPod è un accessorio comodo, per alcuni essenziale, ma che senza dubbio non rappresenta la caratteristica più importante dell’iBlik RadioStation.

Punteggio

4/5


info
Revo Technologies

www.revo.co.uk

distribuito da
Distrel
www.distrel.it
0396840152
€ 269,00

Pro
– versatile e ricco di opzioni
– supporta il segnale DAB+

Contro
– la gestione dell’iPod potrebbe essere migliore
– alcuni problemi con il Mac

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