I siti della Pa? accessibili ma poco interattivi

L’annuale indagine dell’Università di Udine dà la lista dei bocciati e dei promossi

Rispettano la legge Stanca ma sono poco interattvi. L’annuale indagine
dell’Università di Udine fotografa così la situazione dei siti della Pubblica
amministrazione.

Secondo l’ateneo di Udine la Legge
Stanca del 2003 è praticamente rispettata da tutti i siti istituzionali, ma il
monitoraggio realizzato dal gruppo di lavoro del corso di laurea in Relazioni
Pubbliche coordinato dal Prof. Francesco Pira mette in rilievo anche le lacune
dei siti della Pa.


“E’ molto importante rilevare – sottolinea Pira sociologo dell’università friulana e docente di Comunicazione Pubblica e Sociale e Relazioni Pubbliche – come lo spacchettamento dei ministeri, deciso dal Presidente del Consiglio Romano Prodi, ha aumentato notevolmente il lavoro di ricerca. Il dato assolutamente positivo è che una battaglia di civiltà quella dell’accessibilità in rete per i non vedenti, ipovedenti o persone che non fanno uso degli arti è stata vinta. Ma restano tantissime ombre sul rapporto tra isituzioni e cittadini sul web. Ancora poca l’interattività, difficoltà di navigazione e notizie non sempre facilmente recuperabili”.



Fra i bocciati dell’indagine c’è il sito della Camera dei deputati.
“La scelta della logica di navigazione e organizzazione del menù è un’incompleta – recita il rapporto –. Ci sono tendine che si aprono e occupano l’intero spazio della pagina. In ogni sezione c’è una voce che si chiama guida alla sezione: non solo non si entra ma si è costretti a cliccare su voci di sottosezione che poi non esplodono, che non generano immediatamente il testo di guida alla sezione. Un portale ricco di contenuti e di grande di interesse e buoni strumenti di interattività viene quindi penalizzato perchè non intuitivo”.



Male anche il sito del ministero del Commercio Internazionale che, oltre a non essere accessbile, ha un concetto di navigazione vecchio, una grafica obsoleta e nessuna condizione di interattività per il cittadino.

Voto basso anche per il ministero delle
Infrastrutture uguale a quello dello scorso anno, difetti compresi e per i
Trasporti del ministro Bianchi, il cui sito ha l’aggravante di essere stato
totalmente ristrutturato. “Grafica semplice, non c’è il path di navigazione.
La struttura dei contenuti è poco organica. Sotto una macrosezione archivio c’è
inserita qualunque cosa. Poco interattivo. I contatti non sono evidenti ed
esplicitati. Occorre fare una ricerca notevole per riuscire a individuarli”
è l’impietoso giudizio del gruppo di lavoro.
Un po’ di
confusione c’è anche nelle pagine Web del ministero degli Affari Esteri con voci
del menù che rimangono in italiano o pagine con menù in inglese che si aprono in
lingua italiana con la dicitura “la pagina è disponibile solo in
italiano”.



La lista dei bocciati comprende anche il
ministero delle Pari Opportunità in perenne ritrutturazione e quelli del Lavoro
e della Solidarietà sociale con i quali entrare in contatto via mail “è un
terno al lotto”
.
Fra le forze dell’ordine la Guardia di Finanza è decisamente inferiore rispetto a Polizia, Carabinieri e addirittura Vigili del Fuoco (quest’anno monitorati per la prima volta).
Il sito, spiega il rapporto, è carente da tutti i i punti
di vista: organizzazione dei contenuti, tipologia, interattività bassissima
rispetto agli altri portali.

La lista dei buoni comprende i soliti nomi con la sorpresa del ministero
degli Interni. Governo, Senato, Polizia di Stato e Carabinieri sono al top
grazie anche all’inserimento di nuovi elementi di contenuto e
interattività.




I Carabinieri hanno aperto web tv e web
radio, non solo con il podcast ma con un vero palinsesto orario, mentre il
Senato ha varato delle modifiche di grande qualità proprio pochi mesi fa aprendo
tre nuove sezioni. Il salto di qualità arriva però dal ministero degli Interni
che da una valutazione prima mediocre, poi appena poco più che sufficente è
passato alla eccellenza. E’ cambiata la grafica. L’uso del verde alternato
all’azzurro da un senso di profondità e chiarezza e viene considerata ottima la
parte in cui il ministro e i tecnici posso dialogare in videoconferenza con i
cittadini.


Giudizio positivo anche per il miistero delle
politiche giovanili e lo sport, rimagono su buoni standard Ambiente e
Agricoltura, mentre i complimenti del gruppo di lavoro vanno al portale del
ministero dei Beni Culturali che oltre a eccellenti sezioni dedicate Eventi,
Luoghi della Cultura e Restauri ha attivato il servizio Cultural Sms che
consente di ricevere on demand informazioni sui musei e sulle mostre e notizie
anche attraverso la newsletter del ministero.

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