I server Unix di Compaq al servizio di Granarolo

La società emiliana si è avvalsa degli AlphaServer Gs80 per creare un polo gestionale centralizzato, in grado di consentire l’ottimizzazione del servizio in tutte le filiali. Particolare attenzione è stata rivolta allo storage, riconfigurato all’interno di una San

La forte crescita di cui è stata protagonista Granarolo in
questi ultimi anni è da farsi risalire a una politica di
acquisizioni. Sul piano dell’Information technology, tale strategia ha
comportato una situazione di non omogeneità tra i vari sistemi informativi
ereditati dalle aziende acquisite. La necessità di uniformare le
diverse procedure gestionali delle aziende entrate a far parte del
gruppo, ha spinto la società emiliana a rivolgersi prima a Digital e,
quindi, a Compaq. La scelta è stata quella di normalizzare i diversi sistemi
attraverso la definizione di uno standard destinato, in un secondo
momento, a essere applicato su ciascuna singola
realtà.
La prima, importante, ristrutturazione del sistema gestionale
risale agli inizi degli anni 90.
Gli obiettivi di allora permangono tuttora alla base
dell’attuale sistema, ritagliato sulle esigenze specifiche della società.
In quegli anni parve opportuno realizzare una struttura
dipartimentale distribuita. Ogni sede remota fu dotata di un proprio
elaboratore. Granarolo esplorò tutte le possibili soluzioni quindi scelse
i sistemi Digital Vax a 64 bit in ambiente Vms,
avvalendosi, per l’installazione, della collaborazione del partner
Rime.
Negli anni successivi, i Vax sono stati gradualmente
sostituiti con i nuovi Compaq Alpha.

Un unico centro
contabile
All’inizio dell’anno 2000 tutte le principali sedi
periferiche di Granarolo, oltre ovviamente a quella centrale, sono dotate di
elaboratori AlphaServer di Compaq di ultima
generazione. La piattaforma software Vms, divenuta OpenVms, si integra
perfettamente con quella Tru64 Unix di Compaq. Le necessità d’informatizzazione sempre più spinte, unite
alla volontà di Granarolo di ottimizzare il servizio alle sedi
remote per ridurre costi di amministrazione, genera l’idea di
centralizzare tutta la gestione, tramite lo sviluppo tecnologico delle reti
di comunicazione, dei sistemi server e dello
storage.
Il progetto, partito nel 2000 e attualmente in corso, è stato
sviluppato per piccoli passi, secondo una
metodologia consolidata in Granarolo. Per quanto riguarda la gestione delle procedure
amministrative, un primo livello di
centralizzazione è stato raggiunto con la creazione di un centro contabile centrale,
sul quale riversare le attività economiche delle filiali. Il centro è
stato ottenuto tramite l’installazione di un Compaq AlphaServer
Gs80, che ha permesso l’interoperabilità fra i mondi OpenVms e Tru64
Unix. Tale continuità è necessaria per gestire gradualmente e in
sicurezza la progressiva centralizzazione di tutti i sistemi gestionali
periferici.
Tutto lo storage è stato poi riconfigurato all’interno di una
San, che verrà raddoppiata al termine del progetto, nel contesto
di un servizio di disaster
recovery.
Per un mercato quale quello lattiero-caseario, in specifico
quello del latte fresco, la tempestività nel raccogliere e fornire informazioni, la condivisione delle stesse, la
sicurezza e l’assoluta continuità del servizio, sono aspetti fondamentali, che
sviluppano una diretta ricaduta sul fatturato (e testimonianza di ciò
siano i recenti fatti che vedono protagonisti Granarolo stessa e il
Gruppo Parmalat, circa il contenzioso sul concetto di legge di
“latte fresco” e sulla sua interpretazione
commerciale).


La strada del
clustering
Nel corso del 2001, poi, Granarolo ha acquistato un secondo
AlphaServer Gs80, al fine di garantire
continuità al servizio, utilizzando la tecnologia di clustering tipica dei server
Compaq. Tutto ciò è in previsione dell’avvio del progetto di disaster recovery, che dovrebbe avvenire entro la fine
dell’anno, una volta terminato il processo di centralizzazione dei dati. L’idea è
quella di creare due siti, all’interno del medesimo campus
aziendale, dove poter custodire e proteggere i dati da ogni forma di rischio.
Va ricordato che la tecnologia cluster di Compaq rappresenta una
punta di diamante con cui la società texana cerca di applicare i
concetti dell’high availability in ambito cross platform. Compaq,
infatti, la mette a disposizione sia su piattaforme Unix (con stretta
attinenza all’ambiente operativo Tru64), su server ProLiant, per
ambienti Windows 2000, e anche in ambiti SuSe Linux, sempre su sistemi ProLiant, il tutto, ovviamente, accompagnato da
sistemi storage.

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