Ma secondo Dynamis c’è poco interesse. Più facile se si propongono brand già affermati
Dicembre 2008
Gianluca Coruzzi è l’amministratore delegato della Dynamis di Parma, un partner Zucchetti specializzato nelle soluzioni per i consulenti del lavoro. È a lui che ci siamo rivolti per cercare di tracciare un ritratto medio di questi professionisti.
«Prendiamo uno studio di medie dimensioni – ci dice Coruzzi – costituito da 2-3 titolari, 5-10 impiegati e che produce dai 500 ai 900 cedolini al mese. Uno studio di questo tipo ha tipicamente un budget di spesa informatica di 25-30.000 euro all’anno e il suo grado di informatizzazione è medio basso. Questo non perché non siano disponibili strumenti che potrebbero aumentare anche di molto l’efficienza e la qualità dell’offerta degli studi di queste dimensioni e nemmeno perché i titolari non siano consci dell’opportunità di migliorare. Il freno è il timore di spendere e quel po’ di pigrizia, di inerzia a prendere decisioni, che viene messa da parte solo quando ci sono dei mutamenti normativi importanti».
In altre parole, commenta Coruzzi, l’It potrebbe potenzialmente accompagnare passo a passo la vita quotidiana degli studi, ma i titolari sono troppo attaccati all’aspetto economico. Molti studi pensano che sarebbe bello, per esempio, avere un sito Web ma sono frenati dal costo di realizzazione e soprattutto dal timore dell’impegno necessario a tenerlo aggiornato, visto che negli studi spesso non c’è nessuno esperto in It. Solo nei casi in cui uno dei titolari sia un po’ appassionato di tecnologia le cose sono un po’ diverse, ma ciò non si verifica molto frequentemente.
Gli studi di consulenti del lavoro non sono interessati a nuove tecnologie tenuto conto che il loro lavoro non ne viene impattato se non marginalmente.
Con clienti di questo tipo non deve essere molto facile fare affari: «In effetti è piuttosto difficile convincere i nostri probabili clienti sui benefici che può portare una nuova soluzione – commenta Coruzzi -. Però il fatto di essere concessionari di Zucchetti aiuta molto, in quanto proponiamo un marchio riconosciuto anche dai non esperti di informatica. La componente dell’offerta che attualmente desta maggior interesse sono i servizi telematici, ossia la possibilità di caricare i dati di presenza sulla server farm di Zucchetti e di elaborare i cedolini in outsourcing».





