Microsoft si dà all’editoria. Nel senso che in via eccezionale per sostenere le ragioni del cloud e della necessità dell’armonizzazione della normativa ha prodotto un ebook disponibile a questo link che prima di Natale dovrebbe vedere anche la traduzione in italiano con l’adattamento alla situazione del Paese.
In generale il documento propone 78 raccomandazioni divise in 15 categorie che hanno l’obiettivo di rendere il cloud una tecnologia affidabile e sicura, responsabile e inclusiva grazie all’introduzione di nuove regole che abbiano un impatto internazionale. Per ora per l’Italia sono state elaborate dieci lineee guida “che individuano gli obiettivi e le aree di intervento che riteniamo prioritarie per il nostro Paese, e che vogliono rappresentare i pilastri della collaborazione di Microsoft Italia con le istituzioni e gli stakeholder locali”. Si tratta di un elenco di buoni principi, difficilmente discutibili, che prevedono la tutela della privacy con equo bilanciamento tra la tutela dei diritti umani e la sicurezza pubblica, la creazione di condizioni per garantire l’accesso dei governi ai dati quando necessario, per garantire l’accesso transfrontaliero ai dati offrendo servizi cloud sicuri e affidabili. In più si chiede la promozione di norme di sicurezza informatica internazionali, il contrasto alle frodi tecnologiche e lo sfruttamento online di dati ed informazione, regole moderne e certe per l’intelligenza artificiale, il supporto del percorso di crescita di tutte le aziende di ogni settore e di qualsiasi dimensione, inclusione delle persone con disabilità e lo sviluppo delle competenze di nuova generazione.
Una sorta di elenco di principi generali, a volte anche un po’ ingenui, che vanno anche oltre il cloud e che dovrebbero trovare udienza presso istituzioni notoriamente attente all’ambito tecnologico e poi essere declinati in una articolata serie di norme che regolino la materia.






