1.000 i dipendenti di 3M Italia che ha scelto la strada del full outsourcing per la gestione del personale
L’amministrazione delle risorse umane è, per 3M Italia, un vero e proprio servizio e la scelta dell’outsourcing ha rappresentato la volontà di ripensare un settore verso il quale ha sempre mostrato attenzione, data l’eterogeneità dei campi in cui opera. L’attività di 3M Italia si articola, infatti, in sei differenti aree di business, 45 diversi reparti, una sede a Roma e la direzione generale a Segrate (Mi), per un totale di circa 1.000 dipendenti. Le esigenze del personale, quindi, non sempre sono riconducibili a fattor comune o tali da essere affrontate in modo standardizzato. Per questi motivi, l’azienda ha condotto una ricerca allo scopo di identificare il fornitore più adatto a prendere in gestione esterna il payroll. Dopo aver valutato diversi player, nazionali e internazionali, nel 2002 3M Italia ha deciso di affidarsi alla divisione Hro di Byte, poiché prometteva la personalizzazione cercata. Tra i fattori di scelta, la disponibilità di una suite sviluppata appositamente per la realtà italiana e in grado di gestire numeri elevati, ma anche il positivo giudizio espresso da alcune aziende che interagivano abitualmente con 3M.
Nei primi anni, il progetto ha preso la forma del light outsourcing, con il quale Byte si è incaricata di curare gli aspetti normativi e della contrattualistica, produrre i cedolini paga e i modelli collegati, determinare le imposte e i contributi a carico dell’azienda, fornire i dati per il management, le banche, la contabilità e il controllo di gestione e alimentare il sistema di reporting interno all’azienda. L’input dei dati e l’interfaccia con i dipendenti continuava, invece, a essere effettuato dal personale di 3M. Sulla base dei risultati ottenuti, nella seconda metà del 2006, la società ha deciso di passare al full outsourcing, trasferendo a Byte tutte le attività di trattamento dei dati (inserimento e manutenzione delle informazioni) con la presenza di una persona nella sede del cliente, evitando così il trasferimento dei documenti cartacei. Il progetto si è concluso circa un anno fa e, oggi, Byte è incaricata di svolgere tutte le pratiche amministrative relative al personale presso gli enti e gli istituti preposti. I propositi sono stati, quindi, soddisfatti, come ha confermato Andrea Fontana, employee & labor relations di 3M Italia: «Uno dei risultati è stato il poter rivalutare i profili professionali dei colleghi che si occupavano del payroll, indirizzandoli verso attività più gratificanti per loro e di maggior interesse per l’azienda. Inoltre, con il partner abbiamo potuto introdurre il cambiamento in modo naturale, tenendo conto tanto delle necessità organizzative quanto delle aspettative dei collaboratori».





